Fare il miglior amico per mestiere

Il miglior amico è un mestiere vero e proprio. Marco Mingrone lo fa e ci ha voluto raccontare la sua esperienza.
Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato con Marco Mingrone, proprietario di iltuomiglioramico.it

Buongiorno Marco!

«Buongiorno a voi!»

Innanzitutto ti diciamo che sei un genio, ti sei inventato una cosa pazzesca, anche se in realtà non ti sei inventato nulla.

«Grazie!»

Che ci sia bisogno di te ci fa anche un po’ di dispiacere da un lato, però è geniale. Perché, che lavoro fai Marco?

«Faccio il tuo miglior amico. Offro il mio tempo per migliorare il tuo tempo.»

Facci qualche esempio. Uno è in una città nuova, oppure deve andare da qualche parte o si sente solo. Che fa?

«Hai detto bene, sono proprio esempi giusti. Ormai la solitudine nelle nostre case e la debolezza che stanno acquisendo le relazioni umane può avere necessità di una figura d’appoggio. Per migliorare una giornata in cui non si sa con chi parlare, magari fare una passeggiata. Quindi, ha bisogno di qualcuno che gli dia tempo di qualità per farlo stare bene.»

Quindi, ti chiamano e ti dicono “ho bisogno di qualcuno che mi faccia compagnia a una festa” oppure “voglio parlare con qualcuno mentre faccio la fila alle poste”. Ti chiamano e ti dicono questo, tu cosa rispondi?

«Rispondo che sono a disposizione e lo faccio molto volentieri. Vi racconto come è nata la cosa, è molto curioso. Tutto nasce da una cena in compagnia, in cui alcuni amici, ognuno nel proprio settore, stavano chiacchierando. Uno dei tre ha detto “lo sapete che c’è un grande aumento di richiesta di persone che richiedono una figura di appoggio, supporto e compagnia?” Per vivere momenti della giornata, che possono essere un tè insieme, una passeggiata, per arrivare alla condivisione di una cena al ristorante, andare al cinema, a teatro.»

Anche per sfogarsi a volte.

«Assolutamente sì. Allora, ho cercato di mettermi nei loro panni e di capire cosa la società e il mercato offrissero per queste persone. Mi sono accorto che ci sono prevalentemente tre figure: il volontario, quindi l’associazionismo; oppure i gigolò e le escort; e le badanti. Tre figure nobilissime, che però secondo me non andavano a rispondere a quest’esigenza che ha delle sue specificità molto chiare.»

Quindi sei arrivato tu e hai colmato questo vuoto. Ovviamente non vogliamo le cifre, ma quanto si guadagna? Ci si campa a fare il miglior amico?

«Assolutamente sì. Ovvio che la compagnia ha le sue sfaccettature. Potrei venire a casa vostra e farvi compagnia un’oretta, è una cosa facile da preventivare. Se il cliente mi chiede il weekend, oppure, come succederà, porterò una persona a Verona a vedere il suo Bologna, lì devo calcolare le spese di viaggio, devo calcolare tante cose che mi portano a fare preventivi su misura.»

Quindi si campa.

«Se volete diamo anche un’indicazione, non ho nessun problema.»

Vai, vai.

«Diamola, perché se veramente la compagnia fatta nel modo in cui la intendo io, cioè di qualità, in maniera empatica, educata, bella, migliora davvero il tempo di una persona, credo non debba valere meno di qualsiasi altra ora artigiana che abbiamo nei nostri magnifici lavori.»

Sei stato chiarissimo. Noi ti facciamo tantissimi complimenti. Kiss Kiss a te!

«Ciao ragazzi, un saluto a tutti!»

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