Da oggi, 12 novembre, entra in vigore in Italia il nuovo regolamento Agcom che obbliga i siti per adulti a verificare l’età degli utenti. Ma come funzionerà davvero questa verifica? Max e Max ne hanno parlato a Good Morning Kiss Kiss con l’esperto tech Alessandro Longo, che ha chiarito i dettagli e le tempistiche del provvedimento.
Verifica dell’età sui siti hard: cosa cambia davvero dal 12 novembre
Durante “Good Morning Kiss Kiss”, Max e Max hanno chiesto ad Alessandro Longo cosa succede concretamente da oggi per chi prova ad accedere ai siti per adulti. Longo ha subito chiarito: “Oggi non succede nulla. Chiariamo subito: sì, il 12 novembre è una data che deriva dal decreto Caivano di settembre 2023, però i siti non sono pronti, non hanno ancora fatto nulla. È tutto com’era ieri e sarà così probabilmente per un mese, due mesi, non si sa.”
L’esperto ha spiegato che i tempi sono stati troppo brevi per adeguarsi, anche perché la lista dei siti soggetti all’obbligo è stata pubblicata solo il 31 ottobre.
“Non c’è ancora l’infrastruttura per fare una verifica dell’età che rispetti anche la privacy e l’anonimato dell’utente, tutte quelle regole che vogliono l’Europa e anche l’Italia.”
Come funzionerà la verifica dell’identità: l’ipotesi dell’app
Alessandro Longo ha illustrato il possibile funzionamento del sistema di verifica dell’età:
“Arriverà un’app, e questa è forse la cosa più concreta che possiamo dire. Potrebbe essere integrata nell’App IO, che già conosciamo, e permetterà di verificare l’età.”
Secondo Longo, il meccanismo potrebbe essere il seguente:
“Inquadriamo un QR code con il nostro cellulare dopo esserci loggati sull’App IO, e poi ci sarà uno scambio anonimo di dati: il sito saprà non chi siamo, ma semplicemente che siamo maggiorenni oppure no.”
L’esperto sottolinea che il sistema dovrebbe garantire l’anonimato dell’utente, senza condividere dati personali con i siti. Tuttavia, non è ancora chiaro quando questa soluzione sarà effettivamente disponibile:
“Bisogna vedere quando arriverà l’app e se i siti poi si adegueranno. Anche questo non è detto, perché potrebbero anche fare resistenza.”
Limiti e dubbi sul nuovo sistema: solo 45 siti coinvolti e tanti metodi alternativi
Un altro punto sollevato da Alessandro Longo riguarda l’efficacia reale del provvedimento:
“Al momento sono solo 45 i siti soggetti all’obbligo. Ma il porno non è certo limitato a 45 siti: ci sono anche Telegram e tanti altri metodi. È un po’ come cercare di restringere un oceano con le mani.”
Longo ha risposto anche alle domande degli ascoltatori sulla frequenza della verifica:
“La verifica dovrà essere effettuata ogni volta, anche questo per tutelare l’anonimato. Ogni volta che si chiude il browser ci sarà una nuova sessione di riconoscimento dell’età.”
Infine, l’esperto ha chiarito che il sistema non funzionerà semplicemente con il documento di un genitore:
“Bisognerà probabilmente avere il cellulare del genitore sbloccato, oppure semplicemente si useranno altri canali, come Telegram e tanti altri, che i nostri ragazzi conoscono benissimo.”
Longo, padre di due figli adolescenti, ha concluso:
“È inevitabile che esistano molti altri modi per accedere, senza bisogno di questi paletti che probabilmente cambieranno poco le tutele per i minori. Però almeno ci proviamo: forse è solo una foglia di fico.”
