Questa mattina, in Good Morning Kiss Kiss, abbiamo parlato del nuovo chatbot Google Bard con l’esperto tech Alessandro Longo.
Buongiorno Alessandro! Ho provato Google Bard e non mi sembra un granché, è normale?
«Buongiorno! Siamo all’inizio comunque. Gli strumenti funzionano così così, lo stesso Google dice che è sperimentale. La buona notizia è che adesso abbiamo un concorrente grosso utilizzabile anche dall’utente finale, tutto gratuito. Mentre, lo sappiamo, ChatGPT è gratuito solo nella sua versione più semplice, che è anche più lenta e a volte non c’è neanche disponibilità. Si paga 20 dollari per la versione avanzata.»
Ma alla fine cos’è Google Bard e in cosa può esserci utile?
«Come ChatGPT è un chatbot, una schermata dove tu puoi chiedere informazioni o dare compiti. Puoi chiedergli di fare una favola sul perché il sole tramonta e quello ti dovrebbe scrivere una spiegazione in termini non solo scientifici ma anche divulgativi, adatti a un bambino. La differenza tra i due è che Google Bard, oltre a essere tutto gratuito, ha un’interfaccia più gradevole e accede a internet. Quindi, le sue informazioni dovrebbero essere un po’ più attuali. Però tutte le prove ci dicono che spesso si confonde, scambia risultati attuali con non attuali e fa un po’ di pasticci, insomma.»
Le regole di sicurezza e privacy dell’Unione Europea saranno rispettate oppure solo sulla carta?
«Google Bard è arrivato in Europa e in Italia solo adesso, mentre negli Stati Uniti c’è da qualche mese, proprio perché doveva superare tutti quelli scogli della privacy europea. L’ha fatto, almeno sulla carta, poi starà ai garanti capire se li ha rispettati realmente. Però, teoricamente li sta rispettando, ci dice cosa fa con i nostri dati e con le nostre conversazioni..»
Grazie Alessandro!
«Grazie a voi!»