Cina, aumentano i casi di polmonite pediatrica, il prof. Vaia: “Siamo allertati”

L’Oms ha chiesto chiarimenti sull’ondata di malattie respiratorie in Cina, che sarebbe dovuta all’influenza e ad altri agenti patogeni e non ad un nuovo virus. La commissione sanitaria nazionale ha riferito che: “I gruppi di infezioni respiratorie sono dovuti ad una sovrapposizione di virus comuni”. 

Il primo avviso era arrivato da ProMed, il sistema di sorveglianza delle malattie emergenti dell’International Society for Infectious Diseases (Isid), che il 22 novembre aveva diffuso una nota parlando di “polmonite non diagnosticata” nei bambini che si presentava con febbre alta e tracce nei polmoni ma senza tosse. I noduli polmonari sono rilevabili con una radiografia e sono tipici di un’infezione batterica, non virale. La vicenda ha riportato alla memoria la pandemia di Covid-19, comparsa a Wuhan alla fine del 2019, al punto che alcune amministrazioni hanno adottato misure precauzionali. Già a metà novembre, comunque, la Commissione nazionale per la salute cinese aveva parlato di un aumento dell’incidenza di malattie respiratorie. Sia le autorità locali che l’Oms, in passato, sono stati accusati di mancanza di trasparenza nelle comunicazioni iniziali sulla pandemia di Covid-19. La Commissione ha invitato le autorità locali ad aprire più ambulatori per la cura della febbre e contestualmente a promuovere le vaccinazioni tra i bambini e gli anziani, mentre la nazione è alle prese con un’ondata di malattie respiratorie nel suo primo inverno completo dalla rimozione delle restrizioni anti-Covid. E’ stato inoltre consigliato l’uso delle mascherine e alle autorità locali è stato chiesto di concentrarsi sulla prevenzione della diffusione di malattie in luoghi affollati, come scuole e case di cura.

E dopo le recenti segnalazioni di casi di polmonite pediatrica in Francia, interviene il direttore prevenzione del ministero della salute Francesco Vaia: “Siamo allertati, ma nessuna preoccupazione”. Nei prossimi giorni potrebbe essere disponibile il piano pandemico per il prossimo triennio.

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