Cdm, via libera ai ddl sicurezza, Meloni: “Orgogliosa del pacchetto approvato”

Il cdm ha approvato tre disegni di legge a tema sicurezza che prevedono nuovi reati e inasprimenti di pene. “Orgogliosa dell’importante pacchetto” scrive sui social la premier Giorgia Meloni illustrando alcune delle novità. Prevista una stretta sul terrorismo. In particolare, arriva una norma che va a punire con la reclusione da due a sei anni chiunque si procuri o detenga materiale contenente istruzioni sulla preparazione o l’uso di bombe o armi, tipologie di manuali che in passato sono stati sequestrati ad esponenti o aspiranti jihadisti.

Per combattere l’occupazione abusiva, il governo introduce misure lampo per la liberazione dell’abitazione. La reclusione in questo caso va da due a sette anni. Lo stesso vale per chi si appropria di un immobile altrui, con artifizi o raggiri, ovvero cede ad altri l’immobile occupato.  Previsti, invece, da uno a cinque anni di carcere per chi organizza, favorisce, induce o impiega i minori nell’accattonaggio. Le modifiche introdotte all’attuale disciplina prevedono l’innalzamento dell’età dei minori che vengono sfruttati da 14 a 16 anni.

C’è anche un giro di vite per i blocchi stradali, il danneggiamento di beni dello Stato e reati contro il personale in divisa, che prevedono l’aumento di un terzo della pena per violenza o minaccia, mentre nell’ipotesi di lesioni scatta la reclusione da due a cinque anni. In caso di lesioni gravi o gravissime, la reclusione sarà rispettivamente da quattro a dieci e da otto a sedici anni. Un altro inasprimento della pena è previsto per chi truffa gli anziani.  Il periodo di reclusione passa dagli attuali uno-cinque anni a due-sei anni, consentendo l’applicazione della misura cautelare in carcere. Introdotta anche una multa da 700 a 3.000 euro.

Nasce poi nuovo reato che punisce chi organizza o partecipa una rivolta in un carcere o in un Cpr con atti di violenza, minaccia o altre condotte pericolose. La pena è da due a otto per chi organizza la rivolta e da uno a cinque anni per chi partecipa, mentre diventa facoltativo il rinvio della pena per le donne in gravidanza e per le madri con figli fino a un anno d’età (se recidive). L’esecuzione della pena, in ogni caso, dovrà sempre e comunque avvenire presso gli istituti a custodia attenuata e non nelle carceri ordinarie. Sale infine da 100 a 400 euro la sanzione per chi si rifiuta di esibire i documenti di guida o fare ispezionare il veicolo se viene fermato dalle forze dell’ordine. Sanzione molto più alta, che va dai 1.500 ai 6.000 euro per chi viola un posto di blocco, insieme alla sospensione della patente da tre mesi ad un anno.

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