Oggi in Good Morning Kiss Kiss abbiamo parlato con lo psicologo Pietro Bussotti dell’età più giusta nella quale bambini e ragazzi possono fare vacanze da soli.
Questa mattina stiamo parlando di vacanze o per meglio dire dei gruppi trasversali di vacanze con componenti di almeno tre generazioni, gruppi di giovani e anche bambini da soli. Per capire quale potrebbe essere l’età ideale per fare la prima vacanza senza genitori abbiamo in diretta con noi lo psicologo Pietro Bussotti. Buongiorno professore, bentornato!
Ciao, buongiorno!
La prima domanda è quanti anni avevi quando sei andato la prima volta in vacanza da solo?
Da solo avrò avuti 15-16 anni.
La classica prima vacanza da adolescente.
Vacanza da adolescente con gli amici in una situazione piuttosto supervisionata e tranquilla. Ma i campeggi parrocchiali valgono? Allora, si avevo circa 10 anni.
In effetti i campeggi parrocchiali sono quelli che ti fanno capire certe cose. Quindi i bambini in vacanza cosa possono fare da soli e a partire da che età?
Dipende. Abbiamo livelli di progressività di autonomia e questo dipende dalla loro maturità e da una valutazione assolutamente soggettiva. Quello che stiamo dicendo è una valutazione generalista, poi ogni genitore deve considerare la propria situazione. Già da 3-5 anni i bambini possono iniziare a fare qualcosa da soli, ovviamente con la supervisione diretta. Si tratta di lasciarli giocare intorno a noi con la presenza di un genitore. E questo anche in aree sicure in vacanza. Quindi abbiamo i figli con noi e in vacanza iniziano a stare per brevi periodi di tempo leggermente distaccati da noi. Poi saliamo ai 6-8 anni e in questo lasso di età possono giocare in aree sicure come il cortile, in bicicletta intorno casa oppure incaricarli di piccoli compiti. Quindi andiamo verso una maggiore autonomia tra i 9 e gli 11 anni e qui c’è più livello di libertà. Ma in ogni caso è importante il controllo regolare. A seguire, saliamo all’età che inizia a preoccupare di più noi genitori, ovvero i 12-14 anni, quella dei preadolescenti. Chiaramente possono fare attività senza supervisione costante con regole e controllo. In questo caso è importante definire e negoziare delle regole. Parliamo di andare al cinema da soli, partecipare a camp estivi, utilizzare mezzi pubblici in autonomia. Infine, si arriva ai 15-17 anni, dove i ragazzi cominciano a fare molte attività da soli. Però è importante mantenere una comunicazione aperta con loro per far si che continuino a volerci raccontare le loro cose. Insomma, che abbiano fiducia in noi. È questa la chiave perché inizieranno a viaggiare da soli, con amici in città e fuori città, fare volontariato, pianificare gite giornaliere o nel weekend. Qui la chiave è mantenere aperta la comunicazione con i genitori.
Ottimo suggerimento!
È poi necessario negoziare le regole insieme perché una regola negoziata, nella quale si è potuto parlarne, probabilmente sarà una regola più rispettata rispetto ad una imposta dall’alto.
Grazie Pietro di tutti questi consigli e di essere stato con noi. Buone vacanze!
Grazie a voi, ciao!