Nel corso della trasmissione “Good Morning Kiss Kiss” si è parlato delle novità in arrivo per gli autovelox sulle strade italiane. Ospite in diretta il presidente Codacons Gianluca Di Ascenzo, che ha chiarito le regole attuali e le novità previste dal 2026, tra cui i nuovi sistemi di controllo della velocità.
Autovelox e distanza dai cartelli: cosa dice la Cassazione
Durante l’intervista, il presidente Codacons Gianluca Di Ascenzo ha spiegato con chiarezza le regole sulla distanza tra autovelox e cartelli di segnalazione. “Ci deve essere la distanza di un chilometro, cioè tra il primo avviso e poi la postazione fissa — perché stiamo parlando dell’autovelox fisso — ci deve essere un chilometro”, ha dichiarato Di Ascenzo. Il presidente ha sottolineato che la Cassazione è intervenuta proprio su questo tema, chiarendo che non devono esserci intersezioni tra il cartello con l’avviso del limite di velocità e la postazione fissa. “In quel caso l’automobilista che si immette sulla strada potrebbe non aver visto il precedente annuncio del limite di velocità, quindi ci deve essere un cartello che avvisa l’automobilista di qual è il limite su quella strada, e l’autovelox fisso deve essere a distanza di un chilometro. Se non c’è questa distanza, la multa è illegittima”, ha aggiunto.
Il presidente Codacons ha poi precisato che la regola vale per un chilometro lineare e che, in presenza di incroci, se non c’è la distanza di un chilometro, la multa è nulla e si può fare ricorso. “Il compito dell’autovelox, e quindi del limite di velocità, dovrebbe essere quello di ricordarci di rispettare le regole del Codice della Strada, e non quello di fare cassa, come purtroppo in alcuni casi avviene da parte di alcuni enti locali”, ha commentato Di Ascenzo.
Il censimento degli autovelox e le multe illegittime
Un altro tema affrontato riguarda il censimento degli autovelox da parte del Ministero dei Trasporti. “Il Ministero è voluto intervenire anche per cercare di ridurre il contenzioso che c’è in atto tra gli automobilisti e gli enti locali per quanto riguarda la legittimità delle multe effettuate con l’utilizzo degli autovelox”, ha spiegato Di Ascenzo. Dal 30 novembre è stato pubblicato l’elenco di tutti i sistemi di rilevazione omologati e revisionati secondo regola. “Se l’autovelox non è stato censito, quindi non lo trovate nel link che è stato pubblicato — che chiaramente può essere aggiornato — a quel punto la multa è illegittima”, ha chiarito il presidente.
Il censimento serve a dare maggiore trasparenza e informazioni ai cittadini automobilisti. In caso di multa da autovelox non censito, Di Ascenzo ha spiegato che bisogna comunque fare ricorso: “Attenzione ai termini: sono 30 giorni se presentiamo opposizione davanti al giudice di pace, oppure 60 giorni se presentiamo ricorso al prefetto. Sul verbale, con la contestazione, sono indicate tutte queste informazioni per mettere il cittadino in condizione di potersi difendere anche da solo”.
Le novità dal 2026
Guardando al futuro, dal 2026 arriveranno nuovi sistemi di controllo come Navigard e SafeDrive. “Anche questi saranno inclusi in questo elenco, giusto? L’ubicazione e tutto?”, hanno Max e Max. Di Ascenzo ha risposto: “Beh sì, dovrebbe esserci tutto. Uso il condizionale perché il censimento, come sapete, è stato pubblicato proprio al limite della scadenza. Adesso possiamo — anche solo per curiosità — verificare se gli autovelox che incontriamo ogni giorno sono stati censiti o meno, perché in quel caso, se non risultano nel portale, dovrebbero essere spenti”.
Quando la multa può essere annullata
Di Ascenzo ha poi ricordato che, oltre alle regole sulla distanza e sul censimento, ci sono altre cause per cui una multa potrebbe essere nulla, come la mancata omologazione dell’autovelox. “Anche qui ci sono pronunce discordanti: in alcuni casi, se il dispositivo è stato semplicemente approvato e non omologato, alcuni giudici hanno ritenuto la multa illegittima. Il Tribunale di Bologna, invece, ha affermato il contrario. Quindi invitiamo tutti a rispettare le norme”, ha concluso il presidente Codacons.
