Questa mattina, nella nostra rubrica saluti da Kiss Kiss, abbiamo parlato di Caltanissetta, comune siculo capoluogo della regione della Sicilia, guidati dalle parole dell’assessora Grazie Giammusso.
Il toponimo “Caltanissetta” (di cui esiste anche la variante desueta Caltanisetta) deriva dall’arabo Qalʿat an-nisāʾ, letteralmente traducibile come “rocca delle donne”, o “castello delle donne”, che è il nome con cui il geografo arabo Muhammad al-Idrisi indica la città nel 1154 nel suo Il libro di Ruggero. Secondo la storica nissena Rosanna Zaffuto Rovello, il nome era dovuto al fatto che gli uomini, a causa della distanza dei campi coltivati, fossero costretti a dimorare fuori dal villaggio, dando così l’impressione che fosse abitato solo dalle donne.
Luoghi di interesse ed attività a Caltanissetta
- Il Duomo di Santa Maria la Nova: è la cattedrale di Caltanissetta, sede della Cattedra del vescovo di Caltanissetta, situata su piazza Garibaldi. Fu costruita tra gli anni 1560-1620 e aperta al culto nel 1622. Il nome è dovuto alla necessità di distinguerla dalla vecchia chiesa madre, eretta nel XIV secolo ai piedi del castello di Pietrarossa, e che venne conseguentemente soprannominata “la Vetere”.
- Abbazia di Santo Spirito: fu commissionata dal Gran Conte Ruggero e realizzata su un antico casale arabo. La chiesa, consacrata nel 1153, è costituita da un’unica navata triabsidata e possiede notevoli elementi artistici, quali il fonte battesimale e i numerosi affreschi che ricoprono le pareti interne.
- Chiesa di San Sebastiano: sorta intorno al XVI secolo come omaggio al Santo da parte della popolazione per la liberazione dalla peste e in passato sede della congregazione dei macellai, la chiesa di San Sebastiano è situata in piazza Garibaldi, proprio di fronte alla Cattedrale. La chiesa fu più volte ridimensionata e restaurata. Nel 1711 fu modificata nel senso della lunghezza per cedere spazio all’antistante piazza.
- Palazzo del Carmine: la costruzione del palazzo incominciò intorno all’anno 1371. La zona in cui sorge all’epoca si trovava ben fuori dalle mura cittadine e ospitava una chiesetta rurale dedicata a San Giacomo. Per volere di Guglielmo Peralta e di sua moglie Eleonora d’Aragona, figlia del marchese di Randazzo; vicino alla chiesetta fu edificato il convento dei Carmelitani scalzi e l’annessa chiesa di Maria Santissima Annunziata, comunemente chiamata Madonna del Carmine.
- Palazzo del Banco di Sicilia: fu costruito intorno al 1920 su progetto di Antonio Zanca in luogo delle vecchie “case Moncada” in corso Umberto I; fu tra i primi edifici di Caltanissetta a essere realizzato in calcestruzzo armato. È realizzato in stile neoclassico, con elementi architettonici in pietra locale, e presenta un cortile interno coperto da un lucernario in vetro policromatico.
Piatti e prodotti tipici di Caltanissetta
Oltre ai piatti tradizionali dell’entroterra siciliano, la città si distingue per la raffinata tradizione pasticciera dominata dalla presenza di pietanze a base di ricotta, tra cui la raviola e il rollò. Riveste un ruolo importante la variante nissena del torrone, preparato con mandorle e pistacchi e caratterizzato da una particolare e lunga preparazione. Nel 2021, nei locali del vecchio carcere poi liceo scientifico di via Tumminelli, viene finanziato la costruzione del Laboratorio della cucina prototipale dello stile di vita mediterraneo nell’ambito del più articolato e complesso Primo parco mondiale dello stile di vita mediterraneo. L’11 settembre 2022 viene stabilito a Caltanissetta il record del cannolo più lungo al mondo.