Le pronunce corrette di CEO, CFO e CAM: la guida di Teo Scarpellini
Durante la puntata odierna di Good Morning Kiss Kiss, Teo Scarpellini, conosciuto come “Teo the Teach”, ha aiutato gli ascoltatori a fare chiarezza sulle pronunce corrette degli inglesismi più comuni nel mondo del lavoro e nella vita quotidiana. Ecco cosa è emerso dalla chiacchierata in diretta.
Pronunce corrette di CEO, CFO e CAM: la guida di Teo the Teach
Max e Max hanno subito coinvolto Teo sulle sigle più diffuse negli ambienti lavorativi. “Noi diciamo CEO. Qual è la pronuncia corretta?”. Teo risponde senza esitazioni: “Si pronuncia C-E-O. In inglese, quando c’è una sigla, la si enuncia lettera per lettera, quindi è C-E-O, Chief Executive Officer”. La spiegazione è semplice: la sigla va letta lettera per lettera, come si fa ad esempio con “FBI”.
Non solo CEO, ma anche CFO. Teo precisa: “C-F-O, C-F-O, che sta per Chief Financial Officer, cioè il direttore finanziario”. Anche in questo caso, la pronuncia corretta è lettera per lettera.
Un altro termine che genera confusione è CAM, acronimo di Key Account Manager. Teo spiega: “Si pronuncia CAM, C-A-M. Quindi, ad esempio, se mia moglie si presentasse dovrebbe dire: ‘Buongiorno, io sono CAM’. La pronuncia è semplice e diretta, senza variazioni particolari.”
Dalla salsa Worcestershire a “entrepreneur”: le parole più difficili da pronunciare
La conversazione si sposta poi su una delle parole inglesi più temute dagli italiani: la salsa Worcestershire. “La maggior parte delle lettere non si pronuncia. In pratica, si dice ‘WUSTA’, come se fosse ‘WUSTA’, e alla fine ‘SHIRE’ diventa ‘SHA’. Quindi, si dice ‘WUSTASHER’, ‘WUSTASHER’, ‘WUSTASHER SAUCE'”.
Il tema delle pronunce difficili continua con la parola entrepreneur, che si usa per indicare un imprenditore. Teo spiega: “In inglese ci sono due pronunce, una americana e una britannica. La mia, che è quella inglese, è entrepreneur, che arriva dal francese, quindi è una sorta di francesismo distorto. Si pronuncia entrepreneur, con la ‘O’ aperta all’inizio. In America, invece, la pronuncia è più semplificata e si dice entrepreneur, con una bella ‘A’ accentata”. Una differenza sottile, ma importante, che può sfuggire anche a chi conosce bene l’inglese.
Stage, manager e altri falsi amici: cosa cambia tra italiano e inglese
Un altro argomento trattato in diretta riguarda la parola stage, usata in Italia per indicare un tirocinio lavorativo. Teo interviene subito per chiarire il malinteso: “La parola S-T-A-G-E si pronuncia stage, ma in inglese non esiste questa parola per indicare il tirocinio. In inglese si usa internship, quindi stage non è corretto in questo caso. In italiano, sì, perché viene dal francese, ma in inglese si dice internship“.
Si parla poi del termine manager, spesso utilizzato in modo improprio. Teo precisa: “Un manager è un gestore. Il termine manager indica chiunque sia responsabile di un’area o di un’unità, anche piccola. Quando qualcuno va all’estero e si sente dire ‘sono un manager’, a volte pensano che sia una posizione di prestigio, ma un manager può essere anche una persona che gestisce una piccola attività, come un negozio di panini, per esempio. Quindi, manager è un termine molto ampio”.
Infine, la puntata si chiude con una curiosità cinematografica: come si pronuncia untouchable, il titolo del celebre film? Teo conferma: “Untouchable. Untouchable. No, no, l’hai presa bene, Max. Untouchable. Perfetto. Untouchable, untouchable, untouchable“.
