Giovanni Malagò, presidente della Fondazione Milano Cortina 2026, ha raccontato le sue emozioni al termine della cerimonia di accensione della fiamma olimpica nel museo archeologico di Olimpia. Malagò ha sottolineato la difficoltà di descrivere l’esperienza senza averla vissuta direttamente, parlando di un’atmosfera emozionante e unica.
Prima tappa: l’omaggio a de Coubertin
Malagò ha spiegato che la giornata è iniziata con un gesto simbolico: “La nostra giornata è cominciata andando a dare un doveroso abbraccio e un ringraziamento al monumento del barone de Coubertin, fondatore dei Giochi olimpici moderni”. Il presidente della Fondazione Milano Cortina 2026 ha ricordato che “lì dove è sepolto non il corpo, ma il cuore, come da lui indicato nel testamento”. Malagò ha definito questo gesto come un momento di riflessione, da cui parte “questo viaggio fatto di sentimenti, sconvolgimenti, pensieri, e anche senso di responsabilità”.
L’emozione della cerimonia a Olimpia
Malagò ha descritto l’atmosfera vissuta durante la cerimonia di accensione della fiamma olimpica come particolarmente intensa. “È veramente complicato raccontare questa esperienza, se non si viene qui, se non si vede con i propri occhi e si respira questa atmosfera: è stato emozionante”, ha dichiarato. Il presidente ha sottolineato come la presenza sul luogo renda l’evento ancora più significativo.
Il richiamo alla storia e ai valori olimpici
Nel corso delle sue dichiarazioni, Malagò ha evidenziato l’importanza di trasmettere i valori dei Giochi olimpici. “Un tuffo nella storia che ci ricorda l’importanza di raccontare queste storie e trasmettere i valori, giorno dopo giorno, dei Giochi olimpici”, ha affermato. Il presidente ha così collegato la cerimonia di Olimpia al compito di mantenere vivi i principi che ispirano l’olimpismo.
