Il ritorno di un’icona del cinema underground
“The Toxic Avenger” è tornato. Il remake del celebre film Troma del 1984 è arrivato nelle sale italiane il 30 ottobre 2025, distribuito da Eagle Pictures, riportando in vita uno dei personaggi più irriverenti e corrosivi del cinema indipendente. Diretto da Macon Blair e interpretato da un cast d’eccezione con Peter Dinklage, Kevin Bacon, Elijah Wood e Taylour Paige, il nuovo film ripropone la storia del mostro di Tromaville, aggiornandola ai tempi moderni senza snaturarne lo spirito.
Dalla vasca di scorie al mito di Toxie
Come nel film originale, il protagonista Melvin Ferd Junko III è un uomo comune che lavora come custode in un impianto chimico. Dopo una caduta accidentale in una vasca di rifiuti tossici, si trasforma in una creatura mostruosa ma dal cuore buono: il Toxic Avenger. Nel remake, Blair sposta la narrazione in un contesto più contemporaneo, dove l’inquinamento, le disuguaglianze sociali e la corruzione aziendale diventano il vero veleno che contamina la società. Il risultato è un racconto che mescola satira, body horror e ironia, restando fedele alla filosofia anti-eroica e anti-sistema del film originale.
Un’estetica rinnovata ma fedele allo spirito Troma
Laddove il film del 1984 puntava tutto su eccessi visivi, violenza splatter e umorismo grezzo, il remake opta per una messa in scena più curata, senza però perdere la sua anima punk. Macon Blair costruisce un mondo visivamente sporco e al tempo stesso spettacolare, capace di evocare la follia del cinema Troma con una produzione di livello superiore. L’intento è chiaro: trasformare il trash in arte consapevole, mantenendo intatta la carica sovversiva che rese il personaggio un cult.
Un cast sorprendente e interpretazioni sopra le righe
Peter Dinklage regala al suo Toxie un’anima tragica e malinconica, trasformando il mostro in un simbolo di resilienza e di lotta personale. Kevin Bacon, nei panni del villain, incarna con gusto sadico l’arroganza del potere economico, mentre Elijah Wood offre una prova grottesca e disturbante, contribuendo a definire l’atmosfera surreale dell’opera. La regia di Blair dosa con attenzione l’equilibrio tra parodia e riflessione, creando un film che diverte, sciocca e al tempo stesso invita a pensare.
Tra satira e attivismo
Curiosa e perfettamente coerente con lo spirito del progetto è stata anche la campagna promozionale: in collaborazione con l’organizzazione no-profit Undue Medical Debt, la produzione ha contribuito a cancellare oltre cinque milioni di dollari di debiti medici negli Stati Uniti. Un gesto simbolico che sottolinea il lato “sociale” di un film nato per denunciare i mali di un sistema malato, proprio come il suo protagonista.
Un cult che parla ancora al presente
“The Toxic Avenger” non è solo un esercizio di nostalgia. È un film che rilegge il mito del supereroe in chiave dissacrante, trasformando la mostruosità in virtù e la deformità in strumento di giustizia. Quarant’anni dopo, Toxie torna per ricordare che anche dal fango e dal veleno può nascere una scintilla di umanità. E che a volte, per salvare il mondo, serve un eroe davvero tossico.
