Si ferma agli ottavi di finale il cammino dell’Italia Under 20 ai Mondiali in Cile. Gli Azzurrini di Carmine Nunziata vengono travolti per 3-0 dagli Stati Uniti, che conquistano con pieno merito il pass per i quarti di finale. Una partita da dimenticare per la Nazionale, apparsa spenta e confusa, incapace di reagire dopo le prime difficoltà.
Una gara stregata fin dai primi minuti
L’Italia era partita con buone intenzioni, mostrando aggressività e ordine nei minuti iniziali. Ma al 15′ minuto, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Cremaschi trova la rete del vantaggio per gli Stati Uniti, cambiando completamente l’inerzia del match. Da quel momento gli Azzurrini si spengono, perdono fiducia e lasciano campo agli avversari, che controllano il gioco con facilità. Due pali colpiti dagli italiani nel corso della gara lasciano l’amaro in bocca: episodi che avrebbero potuto riaprire il match, ma che si sono trasformati solo in rimpianti.
Il crollo nella ripresa
Nel secondo tempo la squadra di Nunziata non trova mai il ritmo giusto. Gli Stati Uniti restano padroni del campo e raddoppiano con Tsakiris su calcio di punizione, complice anche una disattenzione della barriera azzurra. Nel finale, in pieno recupero, arriva il terzo gol ancora firmato da Cremaschi, che chiude definitivamente i conti e condanna l’Italia all’eliminazione. Un 3-0 pesante non solo nel punteggio, ma anche per il modo in cui è maturato: una squadra che, dopo la sconfitta con l’Argentina nell’ultima gara del girone, non è più riuscita a ritrovare la propria identità.
Amarezza e bilancio finale
Il sogno mondiale degli Azzurrini si ferma dunque troppo presto, dopo una fase a gironi incoraggiante. L’eliminazione agli ottavi rappresenta una delusione per una generazione di giovani talenti che aveva mostrato sprazzi di grande qualità. Gli Stati Uniti, trascinati da un Cremaschi in grande serata, volano ora ai quarti di finale, dove affronteranno la vincente tra Marocco e Corea del Sud. Per l’Italia, invece, è tempo di riflessioni: la batosta contro gli USA evidenzia i limiti di una squadra che ha smarrito fiducia e lucidità proprio nel momento decisivo.
