Il 3 ottobre 2025, il rapper e produttore musicale Sean “Diddy” Combs è stato condannato a 50 mesi di prigione, equivalenti a quattro anni e due mesi, per reati legati alla prostituzione. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Arun Subramanian presso la corte federale di Manhattan. Combs, 55 anni, era stato riconosciuto colpevole il 2 luglio di due capi d’imputazione per trasporto di persone a fini di prostituzione.
Le accuse e il processo
Le accuse contro Combs riguardavano l’organizzazione di incontri sessuali a pagamento, noti come “freak-offs”, durante i quali coinvolgeva le sue fidanzate e prostitute, filmando gli eventi. Sebbene inizialmente fosse stato accusato di reati più gravi, tra cui associazione a delinquere e traffico sessuale, che avrebbero potuto comportare l’ergastolo, la giuria lo ha assolto da questi capi d’accusa, condannandolo invece per il trasporto di persone a fini di prostituzione.
La difesa e la sentenza
Durante il processo, la difesa di Combs ha riconosciuto che l’artista aveva abusato delle sue fidanzate, ma ha sostenuto che le donne fossero partecipanti consenzienti. Hanno richiesto una pena di 14 mesi, citando i problemi di droga di Combs e il tempo già scontato in carcere. Tuttavia, il giudice Subramanian ha ritenuto necessaria una condanna significativa per inviare un messaggio sia agli autori degli abusi che alle vittime, sottolineando che una storia di buone azioni non può cancellare il trascorso di questo caso.
Le reazioni e le conseguenze
Prima della sentenza, Combs ha inviato una lettera al giudice esprimendo profondo rimorso per le sue azioni, in particolare nei confronti della cantante Cassie Ventura e di un’altra testimone chiave. Ha ammesso la sua condotta violenta e il danno causato, dichiarando di essere sobrio per la prima volta in 25 anni. Nonostante le sue scuse e le testimonianze a suo favore, il giudice ha sottolineato che le sue azioni hanno irreparabilmente danneggiato due donne.