Maura Livoli: “A Telemike Mike Bongiorno mi umiliò in diretta. Ho sofferto per anni”

Maura Livoli racconta l'incidente avvenuto durante una puntata di 'TeleMike' nel 1990, quando fu sorpresa con dei bigliettini e squalificata in diretta da Mike Bongiorno.

Trentacinque anni dopo, Maura Livoli ricorda con dolore e lucidità uno degli episodi più iconici della televisione italiana. Oggi psicologa e psicoterapeuta a Roma, Livoli ha rilasciato al Corriere della Sera una lunga intervista in cui ripercorre la sua esperienza a Telemike, il quiz condotto da Mike Bongiorno, durante la registrazione del 3 maggio 1990.

L’episodio rimasto nella memoria collettiva

All’epoca, Livoli, giovane concorrente romana, si trovò in difficoltà durante le domande finali. Per cercare di ripassare alcuni appunti nascose dei foglietti nel reggiseno. Bongiorno, notando l’anomalia, la colse in flagrante davanti a milioni di telespettatori:

«Signorina, posso domandarle che cosa sta facendo?».

Il conduttore rincarò la dose, parlando di truffa e squalificando la concorrente. L’episodio generò immediata risonanza nazionale e la scena rimase impressa nella memoria collettiva come uno dei momenti cult della tv italiana.

La versione di Maura Livoli

Nell’intervista al Corriere della Sera, Livoli spiega che alla base dell’errore c’era uno stato fisico e psicologico compromesso:

«Durante le registrazioni ebbi una colica renale e chiesi di interrompere. In studio derubricarono il caso a un attacco d’ansia e mi diedero delle gocce. Non ero lucida».

Riguardo ai foglietti:

«Furono un errore. Servivano solo per ripassare, non contenevano le domande. Se fossi stata in me, non li avrei messi sotto il reggiseno».

Per Livoli, il problema maggiore non fu l’errore in sé, ma l’umiliazione pubblica:

«Meritavo la squalifica, ma il modo in cui venni trattata ferì profondamente. Ricevevo telefonate anonime, persino quando trafugarono la salma di Bongiorno si parlò di me».

Un’eredità personale e professionale

Dopo quell’episodio, Livoli scelse di lasciarsi alle spalle la tv e costruirsi una carriera nella psicologia. Oggi afferma:

«Non devo più dimostrare nulla a nessuno. Ho scritto centinaia di articoli scientifici, un manuale per l’esame di Stato, saggi e libri di narrativa».

Riguardo a un’eventuale partecipazione odierna, Livoli commenta con chiarezza:

«Non parteciperei più. Se capitasse oggi, dopo un’umiliazione del genere, il conduttore sarebbe costretto a scusarsi in diretta. Con una donna, poi, la reazione sarebbe diversa».

Capitolo chiuso

Livoli ha rivisto Bongiorno una sola volta, in tribunale, e lo ha perdonato:

«Lui era solo il conduttore di una trasmissione più grande, la responsabilità fu l’aver usato quei modi. Il castello su quella vicenda lo costruirono altri».

Conclude con un sorriso:

«Ora la saluto, comincia La Ruota della Fortuna. Non ho smesso di guardare i quiz. E, non per vanità, ma le so tutte».

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