Il nuovo ‘Frankenstein’ di Guillermo del Toro: un’opera visivamente affascinante ma priva di anima

Il 'Frankenstein' di Guillermo del Toro, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, offre una resa visiva impeccabile ma manca di profondità emotiva, lasciando il pubblico con sentimenti contrastanti.

Il ‘Frankenstein’ di Guillermo del Toro, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, ha suscitato reazioni contrastanti tra critica e pubblico. Nonostante l’attesa per questa reinterpretazione del classico di Mary Shelley, il film ha diviso gli spettatori per la sua resa visiva e narrativa.

Una produzione visivamente impeccabile

Del Toro è noto per la sua maestria nel creare mondi visivamente affascinanti, e ‘Frankenstein’ non fa eccezione. Il film presenta scenografie gotiche e un’estetica curata nei minimi dettagli, con effetti speciali che combinano abilmente tecniche pratiche e digitali. La creatura, interpretata da Jacob Elordi, è rappresentata con un trucco che richiama figure aliene, conferendo un aspetto inquietante e al tempo stesso affascinante. Oscar Isaac, nel ruolo di Victor Frankenstein, offre una performance intensa, incarnando lo scienziato ossessionato dalla creazione della vita. Mia Goth, nel ruolo di Elizabeth, aggiunge profondità emotiva alla narrazione. 

Una narrazione fedele 

Il film segue fedelmente la trama del romanzo originale, esplorando temi come la relazione padre-figlio e le conseguenze dell’arroganza scientifica. Tuttavia, alcuni critici hanno sottolineato la mancanza di originalità nella narrazione. La struttura lineare e prevedibile del racconto, unita a una risoluzione del conflitto finale considerata sbrigativa, ha lasciato alcuni spettatori insoddisfatti. La creatura, sebbene visivamente impressionante, manca di quella profondità emotiva che avrebbe potuto renderla memorabile. 

Reazioni contrastanti dalla critica

Le recensioni del film sono state miste. Alcuni hanno elogiato la qualità tecnica e le performance attoriali, mentre altri hanno criticato la mancanza di una visione innovativa. Secondo alcune fonti, il film sarebbe privo di idee visive memorabili e di una narrazione coinvolgente, risultando in un’opera che, nonostante le grandi aspirazioni, non riesce a lasciare un’impronta significativa.

In conclusione, il ‘Frankenstein’ di Guillermo del Toro è un’opera che, pur offrendo una resa visiva di alto livello e performance attoriali solide, non riesce a innovare o emozionare profondamente, lasciando il pubblico con sentimenti contrastanti.

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