L’ultima puntata stagionale di Economia per Tutti ci porta in un mondo di gusti, tendenze e affari … al sapore d’estate. Ecco come gli italiani spendono – in modo sempre più sostenibile – per gelati, aperitivi e innovazioni da frigorifero.
Nella puntata conclusiva della stagione, Economia per Tutti prende un gelato e si mette comoda a raccontare il lato fresco dell’economia estiva. Anche gli animali si godono le vacanze: negli zoo europei (ha iniziato Berlino) è boom di ghiaccioli per leoni, panda e orsi, contro le ondate di calore. Scelte curiose, ma anche emblematiche di un problema climatico di cui almeno beneficiano le gelaterie, artigianali e no!
Il caldo ha infatti spinto i consumi ma anche i prezzi dei gelati. Secondo un’indagine del Centro di formazione e ricerca sui consumi, il business del gelato confezionato ha raggiunto in Italia quasi 2 miliardi di euro, cui si aggiungono 3 miliardi di euro per quello artigianale. Ogni italiano in media consuma circa 2 kg di gelato confezionato, nonostante l’aumento dei prezzi: quasi il 30% in quattro anni. Questa crescita dei consumi è anche il frutto delle novità che ogni estate ci riservano i produttori di gelati: per esempio i gelati vegan, alla frutta bio ed anche al basilico. Una novità assoluta la suggeriamo noi, quello ad emissioni zero, “eco-sostenibile”: l’ingrediente segreto è il burro ma non quello usato dalle nonne per alcune ricette di gelato fatto in casa; il burro ad aria, l’ennesimo colpo di genio targato Bill Gates. La startup Savor, da lui sostenuta, ha inventato un burro ottenuto da anidride carbonica e idrogeno, privo di latte animale, ma con gusto e consistenza praticamente identica al burro tradizionale. Produce appena 0,8 grammi di CO₂ per kg di burro, con una riduzione del 99% delle emissioni di gas serra. Ma la bomba delle bombe, almeno dal punto di vista delle sensazioni che evoca, è il gelato al gusto di cocktail, quello al mojito, ad esempio!
Se infatti c’è un rituale italiano che resiste a ogni moda è l’aperitivo. Solo che oggi cambia faccia. Secondo la CGA, il mercato in Italia vale ben 4,5 miliardi di euro, ma cresce soprattutto nelle sue forme più leggere e consapevoli: il 61% dei consumatori sceglie l’aperitivo analcolico (Mocktail), vini 0%, spritz low alcol; pare che la generazione Z ami bere bene, ma senza sballi. E non si tratta solo di bere, come dimostra l’esplosione dell’apericena: l’85% degli italiani abbina cibo e drink, e il 45% è disposto a spendere fino a 5 euro in più per stuzzichini di qualità. DOP, km 0, salumi artigianali, tapas all’italiana. Ma l’aperitivo diventa una piccola esperienza gourmet, anche a casa: uno su due spende oltre 50 euro all’anno in prodotti per l’aperitivo domestico.
Continueremo ancora a parlare di Summer Economy: se vuoi saperne di più sabato 2 agosto alle 8:30 ascolta Economia per tutti su Radio Kiss Kiss, con Luca Iovine e Raoul. Una puntata fresca e tutta da gustare… come un aperitivo al tramonto.