Il film ‘Albatross’, diretto da Giulio Base, narra la vita di Almerigo Grilz, giornalista di guerra e attivista politico. La pellicola, in uscita il 3 luglio, ha già suscitato dibattiti per la figura controversa del protagonista.
La storia di Almerigo Grilz
Il triestino Almerigo Grilz negli anni Settanta è stato attivista del Fronte della Gioventù e del Movimento Sociale. Negli anni Ottanta, insieme a Gian Micalessin e Fausto Biloslavo, ha fondato un’agenzia di stampa per documentare conflitti in Medio Oriente, Asia e Africa. Nel 1987, durante un reportage in Mozambico, è rimasto ucciso all’età di 34 anni.
Le polemiche attorno al film
il fim tratta in sintesi una storia affascinante, seppur con degli inizi ideologici che potrebbero risultare scomodi o divisivi. Proprio per questo, durante la conferenza stampa di presentazione a Roma, non sono mancate le precauzioni: molte sono state infatti le dichiarazioni preventive volte a smorzare possibili controversie, che – come ha rivelato il regista Giulio Base – in realtà sono già emerse.
“Se non mi aspettassi polemiche, sarei un illuso”, ha commentato Base.
Il regista ha poi aggiunto che anche durante le riprese a Trieste si sono registrate reazioni critiche, con alcuni membri della troupe che si sono rifiutati di partecipare al progetto. “Mi auguro solo – ha concluso – che eventuali critiche arrivino dopo la visione del film”.
Il riconoscimento del cardinale Zuppi
Prima della conferenza stampa è stato proiettato il documentario Missione Mozambico 2025 di Davide Arcuri, che include, tra le varie testimonianze, anche quella del Cardinale Matteo Maria Zuppi. Nel suo intervento, il Cardinale ha ricordato Almerigo Grilz con parole di profonda stima: “Era un uomo coraggioso che faceva conoscere quello che era nascosto e una persona che credeva nell’informazione, unica via di dialogo”. Ha infine sottolineato l’importanza del suo lavoro nel far emergere realtà altrimenti ignorate.