Durante il suo recente tour negli stadi, Marco Mengoni ha attirato l’attenzione non solo per le sue performance, ma anche per le scelte stilistiche, in particolare l’uso di un corsetto nero strutturato. Questa scelta ha generato dibattiti sui social media, con alcuni utenti che hanno criticato l’outfit considerandolo poco “maschile”.
La risposta di Mengoni alle critiche
In un’intervista, Mengoni ha affrontato direttamente le polemiche riguardanti il suo look. Ha dichiarato a FQ Magazine: “Le mie parole sicuramente non fermeranno la violenza del giudizio delle persone, però è importante far passare che le persone hanno tutto il diritto e dovere di vivere la propria vita come vogliono e dovremmo fottercene di tutto il resto. Indosso e mi metto quello che mi fa stare bene, punto. E non ci sono dietrologie. Mi piaccio proprio così, punto. E tutti dovrebbero poter fare la stessa cosa.”
Il sostegno di Achille Lauro
Achille Lauro, noto per le sue scelte stilistiche audaci, ha espresso solidarietà a Mengoni. Prima del suo concerto al Circo Massimo, ha affermato: “Credo che si debbano rispettare il lavoro e le scelte artistiche di ognuno. Mengoni è grande abbastanza, sia musicalmente che anagraficamente, per decidere cosa sia meglio per il suo show, che tra l’altro è uno dei più ambiziosi nel panorama attuale, con un respiro internazionale.”
Il dibattito sulla libertà di espressione artistica
Le critiche rivolte a Mengoni si inseriscono in un contesto più ampio di discussione sulla libertà di espressione artistica e sull’accettazione delle scelte individuali. In passato, altri artisti come Elodie e Mahmood hanno affrontato reazioni simili per le loro scelte stilistiche. Questi episodi evidenziano come l’abbigliamento degli artisti possa diventare oggetto di dibattito pubblico, sollevando questioni su stereotipi di genere e libertà personale.