Alessandro Gassmann ha espresso il suo disappunto riguardo all’utilizzo del nome di suo padre, Vittorio Gassman, per il teatro di Gallarate che ha ospitato il Remigration Summit. L’attore ha chiesto al sindaco della città di rimuovere il nome del padre dall’edificio, sottolineando che non avrebbe mai voluto che il suo nome fosse associato a un evento di quel tipo. La richiesta è stata fatta tramite un post sui social media, dove Gassmann ha espresso chiaramente il suo pensiero. “Caro Sindaco, leggo che nel teatro intitolato a mio padre nella vostra cittadina ieri è avvenuta la riunione internazionale dei partiti di estrema destra europei (neo fascisti e nazisti). Se nelle sue intenzioni vi è quella di continuare a ospitare, in un luogo di cultura, manifestazioni con slogan razzisti e illiberali, le chiedo di togliere il nome di mio padre al suddetto teatro. Mio padre ebbe parenti deportati e uccisi dai nazifascisti. Grazie”, ha scritto l’attore.
Il Remigration Summit a Gallarate
Il Remigration Summit, tenutosi a Gallarate, ha suscitato diverse polemiche. L’evento, che si propone di discutere temi legati all’immigrazione e al rimpatrio, ha attirato l’attenzione di molti, tra cui Alessandro Gassmann. Il summit avrebbe ospitato interventi di figure controverse e sostenitori di politiche migratorie restrittive. Questo ha portato Gassmann a prendere una posizione netta contro l’associazione del nome di suo padre con l’evento. L’attore ha sottolineato che il padre, Vittorio Gassman, era una persona di grande apertura mentale e non avrebbe mai voluto essere associato a un evento che, secondo lui, promuoveva idee contrarie ai suoi principi.
La reazione del sindaco di Gallarate
In risposta alla richiesta di Alessandro Gassmann, il sindaco di Gallarate ha dichiarato di essere dispiaciuto per la situazione creatasi. Il sindaco avrebbe affermato che il teatro è stato intitolato a Vittorio Gassman per onorare la sua carriera e il suo contributo alla cultura italiana. “Il fatto che una associazione culturale di ragazzi di destra abbia organizzato un summit, pagando la sala – ha scritto il il sindaco di Gallarate – non mi sembra un affronto alla figura del grande Vittorio Gassman, uomo di cultura eclettico che non ebbe mai paura di esternare la propria appartenenza politica e che come tutte le persone di valore, che hanno fatto la storia del nostro paese, probabilmente non avrebbe combattuto con la censura aprioristica le idee altrui ma con la forza di idee più convincenti”. Il sindaco ha anche scritto che “questo episodio ci fornirà sicuramente lo spunto per rivedere quelle che potranno essere le regole per affittare le sale pubbliche tra cui quelle del Teatro Condominio ‘Vittorio Gassman'”
L’eredità di Vittorio Gassman
Vittorio Gassman è stato uno degli attori più celebri del cinema e del teatro italiano. La sua eredità culturale è ancora molto sentita e rispettata in Italia e all’estero. Alessandro Gassmann ha spesso parlato dell’importanza di mantenere intatta l’immagine del padre e di non associarla a eventi o iniziative che potrebbero distorcere la sua memoria. La richiesta di rimuovere il nome di Vittorio Gassman dal teatro di Gallarate è vista come un tentativo di proteggere l’eredità del padre e di assicurarsi che il suo nome sia associato solo a eventi che riflettano i suoi valori e la sua visione del mondo.