Nicoletta Romanoff, attrice e madre di quattro figli, in un’intervista al Corriere della Sera ha parlato di alcuni aspetti intimi della sua vita, segnati da profonde perdite familiari e da una fede che l’ha sostenuta nei momenti più difficili.
La perdita del fratello e del padre
All’età di 18 anni, Nicoletta ha vissuto la tragica scomparsa del fratello maggiore, Enzo Manfredi, morto suicida a 21 anni nel 1997. In un’intervista, ha dichiarato: “Avevo 18 anni: mio fratello Enzo si suicidò, morì una parte di me”. Anni dopo, ha affrontato un altro dolore con la perdita del padre, Giuseppe Consolo, deceduto in seguito a un tuffo. Questi eventi hanno profondamente segnato la sua esistenza, spingendola a cercare conforto nella fede.
Il ruolo della fede nella sua vita
Nicoletta ha trovato nella spiritualità un sostegno fondamentale. Ha affermato: “Con la sua morte per me si è capovolto il mondo e ho avuto ancora più bisogno di Dio nella mia vita. Ho trovato la mia pace nel percorso di fede. Parlo con Dio ogni giorno”. Questa connessione le ha permesso di affrontare le avversità e di mantenere viva la memoria dei suoi cari. In un post su Instagram dedicato al fratello, ha scritto: “Ci manchi da 26 anni ma nessuna separazione terrena sarà mai più forte dell’amore che ci ha uniti”.
La relazione con Giorgio Pasotti e la famiglia
Nicoletta ha avuto una relazione con l’attore Giorgio Pasotti, dalla quale è nata una figlia, Maria, nel 2010. Nonostante la separazione avvenuta nel 2014, i due mantengono un rapporto di rispetto reciproco. Ha dichiarato: “È stata una storia importante, perciò voglio proteggerla”. Attualmente, è sposata con Federico Alverà, con cui ha avuto una figlia, Anna, nel 2018.