Tragedia del Natisone, il legale dei ragazzi: “Potevano essere salvati in sei minuti”

Nuovi dettagli emergono sulla tragedia del Natisone, dove quattro ragazzi hanno perso la vita.

Il 31 maggio 2023, Patrizia, Bianca Doros e Cristian Molnar, di 20, 23 e 25 anni, sono stati travolti dal fiume Natisone a Premariacco (Udine) mentre chiedevano aiuto al 112. I soccorsi, tra errori e ritardi, hanno inviato una squadra via terra anziché un elicottero, che avrebbe potuto salvarli in sei minuti. La Procura ha indagato quattro operatori per omicidio colposo plurimo per negligenza.

La perizia: sei minuti per salvarsi

“L’elicottero avrebbe potuto salvare i ragazzi in soli due minuti ciascuno, utilizzando verricello e ciambella, se fosse stato attivato tempestivamente. In appena sei minuti, tutti sarebbero stati in salvo.” A dichiararlo all’ANSA è l’avvocato Maurizio Stefanizzi, legale delle famiglie dei tre giovani travolti dal Natisone. Il legale basa le sue affermazioni sulla ricostruzione effettuata dai carabinieri, ora a disposizione anche delle parti offese. “La tempistica è stata determinata dalla perizia redatta da un esperto del Soccorso Alpino, incaricato di analizzare le manovre necessarie per il tecnico di elisoccorso,” ha aggiunto Stefanizzi. “Quel giorno, il soccorritore si trovava all’aerobase di Pasian di Prato, ma è stato allertato troppo tardi.”

La tragedia

Quando l’elicottero è finalmente arrivato sul posto, il 31 maggio scorso, il fiume Natisone aveva già travolto i tre giovani che avevano più volte segnalato la loro situazione alla centrale del 112, che aveva poi smistato la chiamata alla sala operativa dei Vigili del Fuoco di Udine. La prima richiesta di aiuto era arrivata alle 13:31, seguita da altre due alle 13:36 e alle 13:48. Con il passare dei minuti, il tono della voce di Patrizia era diventato sempre più disperato: “Non abbiamo tanto tempo… non ce la facciamo più”. Dall’altra parte della linea, però, sarebbero stati commessi errori gravi, forse frutto di una sottovalutazione del pericolo. Secondo la Procura di Udine, che ha indagato per omicidio colposo plurimo tre vigili del fuoco e un operatore della sala emergenze sanitarie Sores, la tragedia sarebbe stata causata da “imperizia e negligenza” nelle operazioni di soccorso.

Le indagini

L’elicottero, che si trovava a Pasian di Prato presso la base dell’Aeronautica Militare, avrebbe raggiunto il luogo della tragedia in circa 12-13 minuti, permettendo il recupero dei tre giovani in appena sei minuti. Invece, la sala operativa ha inviato una squadra di vigili del fuoco via terra, una scelta rivelatasi inefficace contro la furia del Natisone. Nonostante il coraggio e gli sforzi eroici dei pompieri, che hanno rischiato la loro stessa vita per avvicinarsi ai ragazzi, il fiume ha avuto il sopravvento.  Per l’avvocato Stefanizzi, il personale delle centrali operative è stato “troppo attento al rispetto delle procedure, perdendo di vista il senso della propria funzione”. Un errore che, secondo l’accusa, è costato la vita a tre giovani che potevano essere salvati.

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