Milano-Cortina 2026, Varnier: “Giochi Olimpici adattati ai luoghi, non viceversa”

Andrea Varnier spiega la filosofia sostenibile dietro l'organizzazione delle Olimpiadi Invernali 2026.

Un approccio sostenibile per Milano-Cortina 2026

Andrea Varnier, amministratore delegato della Fondazione Milano Cortina 2026, ha illustrato la filosofia che guida l’organizzazione delle Olimpiadi Invernali del 2026. Durante l’evento ‘Costituzione e sport. Valori e importanza della pratica sportiva nella vita quotidiana’ a Milano, Varnier ha sottolineato l’importanza di adattare i Giochi ai luoghi esistenti, piuttosto che trasformare i luoghi per i Giochi. “Per Milano-Cortina abbiamo cercato luoghi dove le infrastrutture già c’erano: l’idea, sostenibile fin dal principio, era quella di adattare i Giochi ai luoghi e non i luoghi ai Giochi”, ha dichiarato Varnier.

Un modello per il futuro

Varnier ha evidenziato come l’approccio adottato per Milano-Cortina 2026 possa diventare un modello per le future edizioni delle Olimpiadi. Ha citato come esempio i Giochi Olimpici del 2030 in Francia, che seguiranno lo stesso principio pensato per l’Italia. “Non a caso, i Giochi Olimpici del 2030 in Francia seguiranno lo stesso principio pensato da noi”, ha affermato. Questo approccio non solo riduce l’impatto ambientale, ma consente anche di valorizzare le infrastrutture già esistenti, migliorandole e rendendole più efficienti per l’evento.

Un territorio vasto e diversificato

I Giochi Olimpici di Milano-Cortina si estenderanno su un territorio di 22mila chilometri quadrati, un’area vasta che include diverse località già note per specifiche discipline sportive. “Abbiamo cercato i luoghi migliori in cui fare determinate discipline, perché proprio quelle discipline erano già presenti nel territorio”, ha spiegato Varnier. Questo non solo permette di sfruttare al meglio le risorse esistenti, ma anche di coinvolgere le comunità locali, che già possiedono una conoscenza approfondita delle discipline sportive che ospiteranno. “La conoscenza della disciplina da parte delle persone che vivono quel luogo ci permette di fare dei Giochi Olimpici migliori”, ha concluso Varnier.

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