Moda e glamour a Sanremo: Anna Dello Russo in diretta da Casa Kiss Kiss

La nostra Adriana Petro ha avuto il grande onore di ospitare a Casa Kiss Kiss Anna Dello Russo, una delle personalità più iconiche del mondo della moda, la quale ci ha dato la sua opinione sugli outfit degli artisti del Festival e altri preziosi consigli.

Qui a Casa Kiss Kiss a Sanremo è passata a trovarci uno dei volti più noti della moda italiana. La stiamo vedendo nel Dopofestival come opinionista insieme ad Alessandro Cattelan, già ex direttrice di Vogue Japan. Benvenuta Anna Dello Russo!

Grazie mille di avermi qui!

Anna, come sta andando questo Festival, ovviamente dal punto di vista degli outfit?

Potremmo parlarne per ore. Premetto che è la prima volta che vengo a Sanremo e questa esperienza di fiera della musica popolare in mezzo alla strada che coinvolge radio, gente e televisioni è bellissima. Mi ricorda molto le cose che succedono al sud dell’Italia, da cui io provengo. Quindi questa coralità è la cosa che mi piace di più. Infatti, vai in giro e come è successo oggi, sono passata da voi.

E a noi fa molto piacere accoglierti. Allora, qualche consiglio utile per non sbagliare outfit?

Direi più che consigli, riflessioni. Io dico che Sanremo è diventato i Grammy d’Italia. Ovvero, dietro i cantanti ci sono forti team di lavoro stilistico che programmano gli outfit e l’immagine dei cantanti. Quindi non è più una cosa improvvisata. Non è più una cosa prettamente televisiva, è una produzione. E questo è bellissimo perché significa che dietro c’è un indotto di lavoro, di persone e soprattutto di contenuti. Ciò vuol dire che dalle passerelle arrivano sul palco di Sanremo un sacco di concetti. Te ne dico tre!

Va bene, magari quelli più “fighi” secondo te

Il glamour non si trova da tutte le parti. Quello fatto bene è una cosa per addetti ai lavori e lo troviamo sulle passerelle. Ho appena incontrato Elodie e lo rappresenta alla grandissima perché è sempre stata una che ha usato moltissimo il body language per esprimere sé stessa. E con questo glamour che amplifica il messaggio, porta un senso di libertà stupendo. Come lei anche Bianca Balti che ha portato questo senso di celebrazione della vita e della gioia di vivere. Quindi il glamour non è per tutti. È il sogno, l’immaginifico. Poi c’è l’alta sartoria che si è vista negli ospiti che sono venuti qui. Achille Lauro su tutti!

Immaginavo…

Achille Lauro ha portato l’alta sartoria. Sai che significa? Che sono fatti a mano per lui.

Un fascino di altri tempi.

Come un Rodolfo Valentino d’altri tempi, lui si rifà a queste icone del tempo, ma gli outfit sono odierni. Dietro c’è un grandissimo lavoro di maestria e di mani perché sono outfit prodotti dalle sartorie manualmente. E il look è da sogno. Lui nella Fontana di Trevi con questi outfit. Uno su tutti è il frock coat, ovvero la giacca con le code e il white tie che sono dress code molto ricercati e se non arrivano da team di lavoro, sono difficili da creare.

Arrivano da un team di lavoro e quindi sono studiati per l’artista, ma c’è qualcuno che nonostante questo grande lavoro dietro potrebbe non saperlo portare?

Il mio preferito è l’elfo di Sanremo, Lucio Corsi. Lui senza questa costruzione porta una poesia incredibile. Sembra un elfo uscito da un baule che porta la sua magia. La moda e il suo contrario. Può essere alta e bassa, è tutte e due. Così come trovi grande professionalità e costruttività, così trovi la moda nell’aspetto più spontaneo e inaspettato. Quindi vale tutto.

Grazie, sei stata davvero precisa e dettagliata. Cosa dobbiamo aspettarci per le prossime serate?

Sai dove dobbiamo andare a guardare bene? Alla serata delle cover perché arriva altra carne al fuoco. I duetti portano un altro livello di immagine perché devi “matchare” con il tuo compagno.  

Ecco e in quel caso c’è uno studio?

Assolutamente sì. C’è uno studio perché c’è una comunicazione verbale o quasi non verbale, ma d’immagine. Quindi attenzione alle cover!

Al volo e poi ci salutiamo. Armocromia, cioè il colore che ci dona. È una cosa valida?

Adoro che al Fantasanremo il nero è un malus. Sicuramente il colore a Sanremo è grande protagonista. Il nero può omologare, ma è pur sempre l’eleganza e comunque ogni colore vale.

Grazie mille Anna Dello Russo!

Grazie a voi!

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