Gaia: “Nel mio brano ci sono situazioni in cui mi sono già trovata che mi hanno portata a rimanere in un limbo infernale di indecisione”

Direttamente dagli studi di Casa Kiss Kiss a Sanremo Ciro e Alfio hanno accolto ne I Corrieri di Kiss Kiss la splendida Gaia che è venuta a trovarci per raccontarci qualche dettaglio in più sul brano sanremese.

Ma posso essere più contento di così? Parlo di talento e bellezza. Insomma, parlo di Gaia che è qui con noi a Casa Kiss Kiss. Ciao, benvenuta!

Ciao ragazzi, come state?

Noi benissimo! Ma tu come stai? Ha cantato per prima in apertura della prima serata. Che si prova?

Ce n’è di ansia. Tra l’altro non ne ho sentita fino al momento di settaggio in-ear. Insomma, durante le ultime situazioni tecniche da sistemare mi è salita tutta l’ansia.

Ma quand’è che ti comunicano la scaletta?

Il giorno stesso. Però, siccome abbiamo avuto le prove generali con tutta la stampa, mi hanno fatto iniziare anche alle prove e quindi c’era un po’ un sentore.

Brano bellissimo. Chiamo io, chiami tu. C’hai fatto ballare tutti. Ci hai fatto stare veramente bene. Poi il tema è molto importante, quello dell’indecisione, soprattutto nelle relazioni. È una cosa che viene da un’esperienza personale?

Si, ci sono situazioni in cui mi sono già trovata e infilata a volte, che mi hanno portata a rimanere in questo limbo infernale che cito. Dunque a non prendere una decisione rispetto al mio sentire, ma essere logorata dalle mie paranoie e non alzare questa cornetta. Però credo che tutto succeda per un motivo. Evidentemente l’indecisione la dovevo sfogare sul palco di Sanremo.

Ma tutta questa parte collaterale di Sanremo, ovvero trucco e parrucco, come la vivi?

All’inizio è fighissimo perché ti senti veramente una diva. Al secondo giorno di promozione, quando ti dicono che devi cambiarti e volare di qua e di là, è tutto più complicato. È un bel frullatore, però ci piace.

Ti faccio questa domanda che pongo spesso perché mi piace sapere la risposta. Qual è stata la prima persona che hai visto dopo l’esibizione?

La mia manager.

Cosa ti ha detto?

Mi ha tranquillizzata perché all’inizio non mi sentivo bene in cuffia. Avevo una percezione ovattata della performance. Quindi ero in panico. Siamo andate a fare le interviste e quando mi chiedevano di come avessi cantato, non sapevo dire nulla!

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