Sabato scorso Economia per Tutti vi ha portato in una frizzante puntata su lavoro e benessere, con Luca Iovine e Raoul pronti a svelare le nuove tendenze economiche e culturali in Italia ed in Europa. Tra sogni di fuga all’estero e palestre aziendali, abbiamo scoperto se il benessere è una questione di muscoli, di equilibrio psicofisico o di economia.
Italiani in fuga, a caccia di un lavoro da sogno? In base al Rapporto Censis 2023, solo l’anno scorso, 36.000 giovani italiani tra i 18 e i 34 anni hanno lasciato il Paese per cercare migliori opportunità all’estero. Tuttavia, non sono solo i giovani a partire. Negli ultimi anni, lavorare all’estero è diventata un’opzione sempre più stuzzicante anche per molti professionisti in cerca di nuove opportunità di crescita.
La globalizzazione, lo smart working e l’evoluzione tecnologica hanno contribuito ad aprire nuovi varchi per i talenti di ogni parte del mondo. Ma che cosa li attira veramente? Uno stipendio più alto, certo, ma anche benefit meno tangibili, come l’equilibrio tra lavoro e vita privata. In Svezia, per esempio, la produttività per ora lavorata è tra le più alte d’Europa perché il sistema favorisce giornate più corte per vivere appieno la vita privata. Lavorare di meno e lavorare meglio, ma è così facile cambiare vita? La burocrazia e il costo della vita possono essere colli di bottiglia. Allora l’opzione può diventare “provare l’avventura” ma poi, per tanti, l’estero diventa una scelta di vita duratura.
Il segnale dalla Svezia arriva comunque chiaro: il lavoro moderno non può essere strutturato solo su stipendi e orari. Bisogna trovare il giusto mix tra benessere personale e aspettative professionali mettendo al centro la persona, lo sviluppo personale suo e quello della sua famiglia.
E nel frattempo nasce una nuova moda che tocca anche l’Italia, quella delle aziende “fitness oriented”, che si avvalgono di lavoratori e lavoratrici “palestrati” e produttivi. Oggi, molte aziende investono nel benessere fisico dei dipendenti, offrendo sessioni di allenamento gratuite o addirittura costruendo palestre interne. Il benessere fa rima con successo? Le statistiche mostrano che lavoratori attivi fisicamente hanno il 27% in meno di probabilità di ammalarsi mentre la loro produttività aumenta del 20%. Lo rileva l’OMS!
Non è dunque la mente il muscolo più importante da allenare in ufficio? L’esercizio fisico sul lavoro è davvero la chiave per un ambiente più felice e performante? Nella scorsa puntata della rubrica Economia per tutti, tra pause in stile svedese e manager italiani che fanno a gara a chi ha l’abbonamento più trendy in palestra, abbiamo cercato di capire con Luca e Raoul se il nostro Paese è davvero pronto per un cambiamento aziendale “fitness oriented”.
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