Dopo mesi Morgan è ritornato a parlare con i media, raccontando qualcosa in più sui suoi prossimi progetti musicali. L’artista irriverente e poliedrico ha parlato al Rutti Talks, l’evento di Warner Music Italia organizzato per festeggiare il ritorno di Morgan in una major con il brano Rutti.
Su questo argomento il cantante ha detto: “Mancavo dal mondo della discografia tradizionale da tantissimi anni, ufficialmente dall’album del 2012. Il mio contratto prevede un progetto pensato in termini di singoli e non di album. Tutte canzoni di protesta: il primo mattone è Rutti”.
Ha poi proseguito parlando del suo impegno musicale negli ultimi anni: “Più che ascoltare musica, l’ho fatta ascoltare, leggendola e analizzandola. Ho fatto un viaggio tutto mio, personale, slegato dalla realtà, senza ascoltare la radio. Sono rimasto come mummificato, un sarcofago musicale. Un alieno”.
Invece su come sia nata Rutti, Morgan ha confessato di avere ripreso un vecchio testo dalle note dell’iPad e di averci strimpellato sopra facendo il verso ad una canzone in stile De André. Ha quindi inviato il brano a Pico Cibelli, presidente Warner, il quale ha subito voluto produrla.
Intanto, ha avuto modo di scrivere tantissimo ed ha scherzato dicendo di avere pronti diciotto album. La cosa più curiosa è che il rientro in una etichetta discografica major avviene con una canzone che evidentemente critica alcuni meccanismi discografici.
Nel futuro di Morgan c’è quindi un progetto targato Warner, un libro e tanta televisione. Dopo l’esclusione da X Factor dello scorso autunno, il cantautore avrà un programma su Rai3 nell’access prime time.
Invece a proposito della causa vinta contro Bugo per quanto accaduto a Sanremo 2020 Morgan si è così espresso: “È la vittoria della verità, della serietà, oltre che dei bravi professionisti. Io sono sempre stato disposto a dialogare con Bugo, voglio fare pace perché sono in pace con lui. Magari poi, altro che Sanremo, facciamo San Siro”.