I BNKR44 tornano a Sanremo, dopo che l'anno scorso hanno assaggiato il palco dell'Ariston nella serata delle cover insieme a Sethu. «Durante quest'anno sono successe tante cose. Abbiamo fatto un tour, abbiamo fatto uscire un disco. Eccoci qua di nuovo. È stato un anno di crescita.»
A Sanremo 2024 presentano Governo punk: come nasce il brano? «Il pezzo è nato a fine settembre, abbiamo iniziato a scriverlo a Milano in una sessione fissata il giorno stesso, avevamo mezza giornata libera insieme a Jacopo Ettorre. Abbiamo scritto la prima metà, ci è piaciuto subito e siamo andati a Villanova a finire di scriverlo.»
Villanova, nell'empolese, che ha dato i natali ai BNKR44 e a cui sono molto legati. «È sempre bello tornare. Secondo me te ne rendi conto quando, come noi, fai un lavoro per cui ti sposti tanto. Fai tre giorni a Milano, tre giorni a Roma, poi quando torni là apprezzi tanto il luogo.»
Una realtà, quella di provincia, che racconteranno anche sul palco del Festival. «Cosa ci ha spinto a parlarne? I nostri amici, la nostra gente, quelli che abitano nei paesini. Dire Villanova è come dire di abitare in un paesino qualunque. Penso sia il nome più comune per un paese d'Italia. Guardando la nostra gente e i nostri amici, notiamo che la nostra generazione è fatta di persone sognanti che vogliono vivere una vita più spericolata. E certe volte è difficile in un pesino senza avere punti di riferimento.»
Che esibizione aspettarsi però? «Bella intensa, ma un'anarchia e un disordine controllati. Proprio un Governo punk. Il live per noi è il momento più importante e in sei ci divertiamo tantissimo.»
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