Nella puntata di Good Morning Kiss Kiss abbiamo ospitato Barbara Alvino per discutere con lei dell’innovativo progetto Bright Journey che vuole sensibilizzare alla sostenibilità anche quando si è in vacanza
Stiamo parlando di vacanze. Ma stiamo facendo delle considerazioni anche su come fare una vacanza in un bel posto, cercando però di impattare il meno possibile sull’ambiente. A tal proposito c’è un progetto interessante, Bright Journey, un particolare osservatorio green e il perché ce lo dice proprio la sua direttrice Barbara Alvino. Barbara buongiorno!
Buongiorno a voi!
Siamo veramente incuriositi da questa cosa che noi reputiamo utile. Cioè poter fare una vacanza ed essere anche green. Voi avete definito le otto regole. Vogliamo ascoltarle?
Vorrei contestualizzare un attimo Bright Journey. Si tratta di un progetto che parla di sostenibilità ed empowerment femminile, nato dalla collaborazione con Lucia Ziliotto di Viaggi di Ritorno. Tale progetto vuole fare luce su un aspetto che non è mai considerato dall’ospite quando si parla di sostenibilità del viaggio, ovvero la tecnologia. Noi sappiamo, come ospiti, che richiedere un cambio di asciugamani in più in hotel impatta dal punto di vista energetico. Ne siamo tutti consapevoli e intraprendiamo delle azioni correttive. Quello che non sappiamo è che in realtà un sistema di gestione del clima o delle funzionalità di camera consente un risparmio del 30% delle emissioni di Co2. Quindi non è proprio un dato banale. Bright Journey vuole evidenziare come la tecnologia possa supportare, proprio in termini di efficienza energetica, l’intero mercato alberghiero. Affida questo racconto a delle ospiti tutte donne che visitano gli hotel e ne fanno un racconto da guest, insomma da ospiti. Si guardano attorno e visualizzano quelli che sono gli elementi tecnologici all’interno della camera. In questo caso l’ospite può considerare se l’hotel ha offerto la possibilità di fare un check-in online, ricevendo una chiave digitale per accedere direttamente alla camera. In tal caso si evitano attese inutili alla reception e si permette anche agli ospiti di riposarsi subito. Questo è stato calcolato come un 10% di risparmio sui consumi energetici totali dell’hotel.
Ottimo!
C’è poi la parte di tecnologia IoT, cioè dell’automazione intelligente. Se l’hotel dispone di sistemi IoT che attivano le luci, quindi le funzionalità di camera in base alla presenza o all’assenza dell’ospite, anche questo consente un risparmio fino al 30% per ogni camera. Quindi per un hotel medio in Italia di circa 35 camere parliamo di 12.300 kilowatt all’anno.
Sono numeri che fanno pensare perché noi avevamo l’abitudine di entrare in camera, lasciare la chiave nell’interruttore e quando si tornava, si ritrovava la camera fresca. Oppure mentre scorre l’acqua della doccia si va a fumare una sigaretta. Invece possiamo fare qualcosa anche noi.
Esatto. Certo, non deve essere soltanto un qualcosa a discapito dell’ospite. È anche vero che l’ospite va in vacanza ed è anche giusto che possa rilassarsi e godersi l’ambiente. Però c’è appunto una parte tecnologica che consente, da parte dell’hotel, di prendersi quante più responsabilità possibili e da parte dell’ospite di fare attenzione.
Ognuno deve fare la sua parte. Ma c’è una sorta di votazione delle strutture che visitate?
Si. I nostri guest fanno delle recensioni. Visualizzano i tech point che sono dati dalle tecnologie installate nella camera, ma anche da quelle che sono poi le tecnologie installate nelle aree comuni.
Dunque un report finale, giusto?
Esatto.
Allora Barbara, possiamo prendere un appuntamento per dopo le vacanze e vediamo i primi risultati?
Dai, va benissimo.
Però ci fa piacere che le donne da questo punto di vista siano già più avvezze alla sostenibilità, piuttosto che noi uomini. Il must è questo… quando si va in vacanza bisogna stare attenti e ricordarsi che l’ambiente ci accoglie e noi dobbiamo avere rispetto per lui anche nelle piccole cose. Grazie Barbara!
Grazie a voi.