L’atto vandalico e le scritte rosse
Oggi, 8 febbraio 2025, la Foiba di Basovizza, monumento nazionale e luogo simbolo della memoria italiana, è stata oggetto di un grave atto vandalico. Tre scritte in vernice rossa sono apparse sul sito: due in lingua slovena, “Trst je naš” (“Trieste è nostra”) e “Smrt fašizmu, svoboda narodu” (“Morte al fascismo, libertà al popolo”), e una in italiano, “Trieste è un pozzo”. Accanto a queste frasi è stato aggiunto il numero “161”. Le scritte sono state scoperte questa mattina intorno alle 6:00 da alcuni addetti che si preparavano all’allestimento dei palchi per la cerimonia solenne prevista per lunedì, in occasione del Giorno del Ricordo, che si celebra il 10 febbraio. In quel momento, la Foiba di Basovizza ospitava una scolaresca proveniente dalla provincia di Catania, accompagnata dalla sottosegretaria all’Istruzione e al Merito, Paola Frassinetti, e dall’assessore regionale del Friuli Venezia Giulia, Fabio Scoccimarro.
La reazione delle istituzioni
La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha condannato fermamente l’accaduto, dichiarando: “La foiba di Basovizza è un luogo sacro, un monumento nazionale, da onorare con il silenzio e con la preghiera. Oltraggiare Basovizza, per di più con scritte ripugnanti che richiamano a pagine drammatiche della nostra storia, non vuol dire solo calpestare la memoria dei martiri delle foibe ma significa oltraggiare la nazione intera. Ciò che è accaduto è un atto di gravità inaudita, che non può restare impunito”. Anche il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, che si è recato personalmente sul posto per rimuovere le scritte, è intervenuto definendo l’atto “un’offesa alla memoria di chi ha sofferto”.
Il Giorno del ricordo
Questo episodio avviene a pochi giorni dal Giorno del Ricordo, istituito per commemorare le vittime delle foibe e l’esodo degli italiani dall’Istria, Fiume e Dalmazia nel secondo dopoguerra. La Foiba di Basovizza, situata sul Carso triestino, è uno dei luoghi simbolo di questa tragedia e teatro di numerose cerimonie commemorative. Le autorità locali hanno avviato un’indagine per identificare i responsabili dell’atto vandalico. Nel frattempo, la comunità si prepara alle celebrazioni del Giorno del Ricordo, rafforzando l’impegno nel preservare la memoria storica e nel promuovere una riflessione condivisa sugli eventi tragici del passato.