La vita di Rino Gaetano secondo la sorella Anna
Anna Gaetano, sorella di Rino Gaetano, ha condiviso durante un’intervista al Corriere della Sera, alcuni ricordi personali sulla vita del fratello. Anna ha raccontato che la loro madre, che lavorava come portinaia, aveva trovato un posto in banca per Rino. Tuttavia, il cantautore non era interessato a quel tipo di carriera e preferì seguire la sua passione per la musica. “Rino era un sognatore, non si sarebbe mai visto dietro uno sportello bancario”, ha dichiarato Anna, sottolineando come il fratello fosse sempre stato attratto dal mondo artistico e musicale.
“Gianna” e il suo significato speciale
Uno dei brani più celebri di Rino Gaetano, “Gianna”, ha un significato speciale per Anna. La sorella ha rivelato che la canzone fu dedicata proprio a lei. “Rino mi disse che ‘Gianna’ era per me, anche se lui stesso non amava particolarmente quel brano”, ha spiegato Anna. Nonostante il successo della canzone, Rino non era completamente soddisfatto del risultato finale. “La canzone Gianna non la sopportava tanto. No, solo gli sembrava troppo simile a Berta filava. Si doveva chiamare Anna, ma suonava male. Gli dissi: “Hai scritto una canzone per zia Maria, una per zia Rosina, la sorella di papà, che ha 99 anni e vive in Australia, ora tocca a me”, ha raccontato Anna Gaetano.
Il ricordo di Mia Martini
“L’ha tanto difesa quando parlavano male di lei, dicendo che portava sfortuna. A Rino certi discorsi davano fastidio, si arrabbiava molto, con qualcuno ha pure litigato per difendere Mia. Da buon calabrese era bello incazzoso”, ha dichiarato Anna che poi sul rapporto del fratello con le donne ha aggiunti: “Era bello e qualche soldo lo maneggiava. Donne ne aveva tante. A Sanremo ci andò a 27 anni e tre mesi, fino ai 30 si è dato da fare, che pensa? Avevo le chiavi della villa, dopo qualche giorno andavo di nascosto a mettere a posto”. “Rino era l’essere umano più umano che esiste. Sa, io me lo sogno spesso. Nel 2013, quando mi sono operata la seconda volta per un cancro, mi ha detto: “Anna, non avere paura, stai tranquilla”, ha concluso la sorella di colui che resta uno degli esponenti di spicco della storia della musica italiana.