Riccardo Muti, durante la “Riccardo Muti Italian Opera Academy” alla Fondazione Prada di Milano, ha espresso preoccupazione per l’evoluzione della direzione d’orchestra e la qualità dell’esecuzione dell’opera italiana. Ha criticato l’atteggiamento di alcuni direttori moderni, affermando: “Oggi i direttori sembrano fare i clown”. Ha sottolineato l’importanza di mantenere la serietà e la professionalità sul podio, evitando atteggiamenti eccessivamente teatrali.
Critiche alla direzione d’orchestra contemporanea
Muti ha evidenziato come alcuni direttori d’orchestra adottino comportamenti più orientati allo spettacolo che alla musica stessa. Ha sottolineato l’importanza di una preparazione musicale approfondita e di un comportamento sobrio sul podio, evitando atteggiamenti che possano distogliere l’attenzione dalla musica. Secondo Muti, la direzione d’orchestra non si insegna, ma si trasmette attraverso l’esperienza e la pratica.
Preoccupazioni sull’esecuzione dell’opera italiana
Il Maestro ha espresso preoccupazione per la qualità dell’esecuzione dell’opera italiana, in particolare di Verdi. Ha osservato che spesso Verdi viene suonato in modo inadeguato, con una mancanza di attenzione ai dettagli e alla profondità emotiva delle sue opere. Muti ha sottolineato l’importanza di comprendere la lingua italiana per dirigere correttamente l’opera italiana, poiché la pronuncia e l’intonazione influenzano significativamente l’interpretazione musicale.
Appello a sostenere i giovani musicisti
Muti ha anche affrontato la questione del sostegno ai giovani musicisti, criticando la chiusura di orchestre in Italia e sottolineando la necessità di offrire opportunità ai talenti emergenti. Ha evidenziato come, in altri paesi, ci siano numerose orchestre attive, mentre in Italia si assiste alla chiusura di molte di esse. Secondo Muti, lo Stato ha il dovere di supportare i giovani musicisti e di preservare le orchestre esistenti per garantire un futuro alla musica classica nel paese.
