Pauline Ferrand-Prévot ha riportato il Tour femminile in Francia dopo 35 anni. L’atleta ha vinto la corsa, interrompendo un digiuno che durava dal 1990, quando fu Catherine Marsal a trionfare. La vittoria di Ferrand-Prévot ha regalato una grande gioia ai tifosi francesi, che non vedevano una connazionale vincere la Grande Boucle da decenni.
La vittoria e la fuga decisiva
Ferrand-Prévot ha conquistato il Tour femminile imponendosi anche nell’ultima tappa, una corsa di 124 chilometri da Praz-sur-Arly a Châtel, vicino al confine con la Svizzera. L’atleta francese ha scelto la fuga solitaria per assicurarsi il successo finale e la consacrazione definitiva. Questa era la sua prima partecipazione al Tour femminile. Le avversarie non sono riuscite a tenere il passo: la neozelandese Demi Vollering è arrivata con un distacco di 3’42”, mentre la polacca Katarzyna Niewiadoma, vincitrice dell’edizione precedente, ha chiuso con oltre 4 minuti di ritardo.
Le parole di Ferrand-Prévot e il ritorno alla strada
Alla vigilia dell’ultima tappa, Ferrand-Prévot ha dichiarato: “Se sono tornata alla strada era per correre il Tour e vincerlo. È stata la scelta giusta”. Prima della corsa, aveva detto: “Ricordo di aver detto a mia madre che volevo essere un ragazzo per fare il Tour de France, ora è possibile con le donne. Ed è per questo che sono tornata sulla strada, per fare il Tour”. La ciclista, già nota in patria, ha ottenuto successi in diverse discipline tra cui ciclismo su strada, mountain bike, ciclocross, marathon e gravel.
La storia travagliata del Tour femminile
La corsa femminile ha avuto una storia complessa. Un’unica edizione si disputò nel 1954. Dal 1984 al 1989 il Tour femminile si è corso regolarmente, organizzato insieme a quello maschile. Dal 1990 al 1993 la gara cambiò nome in Tour de la Cee. Dopo una lunga sospensione di 30 anni, la corsa è tornata nel 2022, organizzata da Amaury Sport Organisation.