Paris Jackson, 27 anni, ha recentemente accusato gli avvocati responsabili della gestione del patrimonio di suo padre, Michael Jackson, di sottrarre denaro in modo evidente. Secondo quanto riportato da Us Weekly, la figlia del re del pop ha chiesto l’intervento di un giudice per esaminare alcune spese effettuate dagli esecutori testamentari tra il 2019 e il 2023. In particolare, Paris ha richiesto la presentazione delle ricevute relative a pagamenti compresi tra 125.000 e 250.000 dollari, al fine di comprendere l’utilizzo di tali somme.
Gestione del patrimonio e richieste di trasparenza
Il patrimonio di Michael Jackson è gestito dagli avvocati John Branca e John McClain dal 2009, anno della morte del cantante. Paris Jackson, insieme ai suoi fratelli Prince e Bigi, è beneficiaria dell’eredità. La giovane ha espresso preoccupazione riguardo a pagamenti effettuati dagli esecutori a vari studi legali tra il 2019 e il 2023, chiedendo che vengano fornite le ricevute per chiarire l’utilizzo di tali fondi. Ha inoltre richiesto al tribunale che gli esecutori possano effettuare solo pagamenti parziali fino all’approvazione delle fatture da parte del giudice.
Accuse di sottrazione di denaro
Secondo l’avvocato di Paris Jackson, i ritardi nella presentazione delle ricevute hanno oscurato “il pagamento di donazioni non contrattuali da 125.000 e 250.000 dollari”. Paris ha dichiarato che questa situazione “come minimo evidenzia delle red flag” sull’operato degli avvocati.
Richiesta di intervento giudiziario
Paris Jackson ha chiesto al tribunale di intervenire per esaminare le spese effettuate dagli esecutori testamentari e i bonus che si sarebbero assegnati. Ha accusato un gruppo di avvocati di aver sottratto denaro dal patrimonio del padre, sfruttando il ritardo nella rendicontazione delle spese. Secondo Paris, “gli attuali documenti suggeriscono che un gruppo di avvocati affiatati e ben retribuiti sta sfruttando la mancanza di controllo degli esecutori testamentari per sottrarre denaro al patrimonio, sotto gli occhi di tutti”.