Il mistero del benefattore
Papa Francesco ha recentemente ricevuto un aiuto inaspettato per coprire le spese della sua futura sepoltura. Un benefattore anonimo avrebbe deciso di farsi carico di questo onere economico, sollevando il Pontefice da una preoccupazione non indifferente. La notizia ha suscitato curiosità e speculazioni, poiché non è comune che un Papa riceva un tale tipo di supporto finanziario per questioni personali. “Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, da trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore”, ha scritto nel testamento Francesco, sottolineando di aver già affidato le istruzioni necessarie a monsignor Rolandas Makrickas, Commissario Straordinario del Capitolo Liberiano.
La tomba
Sempre nel testamento Papa Francesco ha scritto: “Chiedo che la mia tomba sia preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale come indicato nell’accluso allegato. Il sepolcro deve essere nella terra; semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”.
Reazioni e speculazioni
La notizia del benefattore misterioso ha generato diverse reazioni all’interno della comunità ecclesiastica e tra i fedeli. Molti si interrogano sull’identità del donatore e sulle motivazioni che lo hanno spinto a compiere un gesto di tale portata. Alcuni vedono in questo atto un segno di profonda devozione e rispetto verso il Papa, mentre altri ipotizzano che possa trattarsi di una mossa strategica per ottenere favori o visibilità. In ogni caso, il mistero rimane e continua ad alimentare il dibattito pubblico.