Noemi, al secolo Veronica Scopelliti, è nata il 25 gennaio del 1982 a Roma, da una famiglia di origini calabresi: ha quindi da poco compiuto 39 anni. Il suo segno zodiacale è l’Acquario e ha una laurea in regia televisiva e cinematografica. A un anno e mezzo fa la sua prima apparizione televisiva in uno spot dei pannolini della Pampers.
Al Festival di Sanremo di quest’anno sarà in gara tra i big con il brano “Glicine”: è la sua sesta volta all’Ariston (più una come ospite).
Parla della “metamorfosi” (che è poi anche il titolo del suo ultimo album) del suo corpo e della sua perdita di peso. Sono lontani i tempi in cui giravano voci su eventuali gravidanze solo perché l’artista aveva qualche chilo in più (rispetto a un ipotetico “ideale” femminile troppo magro che però continua a resistere).
Una ballata intensa che parla di un amore finito ma soprattutto di una rinascita e di una rinnovata forza interiore, la scoperta di suoni underground e delle parole destinate a restare nella testa di chi la ascolterà
«Mi intravedo, mi riconosco. Per capire chi fossi, e raggiungermi, ho dovuto tagliare il filo con il passato, tirare giù cattedrali e ricostruire la mia città. Non è stato facile», dice.
Due i suoi portafortuna: la foto dei suoi cani e un dread trai capelli regalatole da un suo amico bagnino per ricordarle chi è e le sue origini.