Matteo Bocelli: “La canzone di Pausini? Non sapevo nulla. Ho un cognome pesante ma seguo la mia strada”

Matteo Bocelli presenta il suo secondo album 'Falling in Love', affrontando le sfide del cognome famoso e puntando al mercato americano.

Matteo Bocelli torna sulle scene con il suo secondo album da solista, Falling in Love, un progetto che mescola la tradizione classica italiana con sonorità pop internazionali. In un’intervista rilasciata a Tgcom24, il 27enne figlio di Andrea Bocelli ha raccontato il percorso che lo ha portato a questa nuova tappa della sua carriera, tra ambizioni, sfide personali e il peso – inevitabile – di un cognome importante.

«A 16 anni sognavo già il mio disco»

Il cantante ha ricordato i suoi primi passi: «A sedici anni David Foster, dopo aver ascoltato un mio provino, mi propose di incidere un album. Ma mio padre rifiutò: era troppo presto. Per me però era già un sogno, non un’imitazione di ciò che vedevo in casa».

Il nuovo lavoro

Falling in Love è frutto di due anni e mezzo di lavoro: «L’ho registrato durante le pause del tour mondiale e poi a casa. Stavolta ho affrontato il progetto con più consapevolezza e idee chiare. Si cresce, si matura e ci si diverte anche di più», ha spiegato Bocelli.

Il peso del cognome

Impossibile non affrontare il tema del confronto con il padre Andrea: «Il cognome ha due facce. Mi ha aperto porte e dato opportunità, ma ha anche attirato persone sbagliate e alzato le aspettative. Qualcuno avrebbe voluto vedermi seguire la stessa strada del babbo, ma io sono felice di percorrere la mia, che è il pop».

Album internazionale

Gran parte del disco è in inglese, a conferma di un respiro internazionale: «Con l’inglese mi sento a mio agio, ma l’italiano resta una lingua meravigliosa, il nostro biglietto da visita all’estero».

Le cover e i duetti

Nel nuovo lavoro ci sono due cover di peso: Caruso e La mia storia tra le dita, cantata insieme a Gianluca Grignani. Quest’ultima ha generato un piccolo caso, vista la quasi contemporanea rivisitazione di Laura Pausini: «Non ne sapevo nulla e mi è dispiaciuto, perché considero Laura di famiglia. Le avevo proposto anche un duetto, ma non si è concretizzato. Vedremo in futuro».

Sanremo e i palchi più emozionanti

Sul Festival di Sanremo, Matteo frena: «Quel palco va meritato. Non credo di avere ancora un brano adatto, ma posso dire che è il palco che più mi ha emozionato, persino più della Casa Bianca o degli Oscar».

Tour mondiale

L’artista si prepara a un nuovo tour internazionale che toccherà Stati Uniti e Regno Unito. L’unica data italiana sarà il 21 luglio 2026 al Teatro del Silenzio di Lajatico, evento fondato dal padre Andrea.

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