Il recente sequel “M3GAN 2.0” ha registrato un’apertura al botteghino inferiore alle aspettative, incassando solo 17 milioni di dollari nel weekend di debutto, a fronte di un budget di 25 milioni. Questo risultato rappresenta un netto calo rispetto al primo film, che nel 2023 aveva raccolto 45 milioni di dollari nel primo fine settimana con un budget di 12 milioni.
Jason Blum riconosce gli errori nella strategia del sequel
Jason Blum, fondatore e CEO di Blumhouse Productions, ha affrontato apertamente le ragioni dietro il deludente risultato di “M3GAN 2.0”. In un’intervista al podcast “The Town” con Matt Belloni, Blum ha dichiarato: “Pensavamo tutti che M3GAN fosse come Superman. Dopo il successo del primo film, potevamo farle fare qualsiasi cosa. Abbiamo avuto l’idea di cambiare genere, di trasformarlo in un blockbuster estivo, anche di darle un aspetto diverso e soprattutto di farla passare dall’essere la villain all’essere la protagonista buona. In un certo senso, forse abbiamo esagerato, pensando che il livello di coinvolgimento del pubblico nei suoi confronti sarebbe stato più alto.”
Cambiamenti di genere e tempistiche di uscita: una scommessa rischiosa
Blum ha inoltre sottolineato come la decisione di modificare il genere del film e di programmarne l’uscita in estate abbia contribuito al risultato negativo. Ha aggiunto: “Abbiamo deciso di cambiare genere, ma il pubblico non era pronto. Ogni volta che fai un sequel, devi tenere conto di questa linea sottile: se lo fai troppo simile al primo film, tutti diranno che hai copiato il primo film; ma se lo fai troppo diverso, allora tutti diranno che non ha niente a che fare con l’originale e si arrabbieranno il doppio!”
Critiche e reazioni al nuovo approccio di M3GAN 2.0
La critica ha evidenziato come “M3GAN 2.0” si sia allontanato dalle radici horror del primo film, abbracciando un tono più orientato all’azione e all’umorismo. Secondo alcune recensioni, questo cambiamento potrebbe aver disorientato il pubblico affezionato al genere originale.