Jacobs, squalifica di tre anni per Giacomo Tortu: il caso spionaggio scuote l’atletica italiana

Giacomo Tortu, fratello di Filippo, squalificato e inibito per tre anni dopo il procedimento sportivo per spionaggio illegale ai danni di Marcell Jacobs. Il tribunale federale Fidal ha escluso la radiazione ma ha riconosciuto la gravità dell'azione.

Giacomo Tortu, fratello maggiore di Filippo Tortu, è stato squalificato e inibito per tre anni dal tribunale federale Fidal al termine del procedimento sportivo per spionaggio illegale ai danni di Marcell Jacobs. La procura federale aveva chiesto la radiazione, ma il tribunale ha optato per una sanzione meno severa. La vicenda ha coinvolto due dei principali protagonisti dell’atletica azzurra e ha attirato l’attenzione sul mondo della velocità italiana.

Squalifica e motivazioni del tribunale federale 

Secondo quanto riportato dal tribunale federale, Giacomo Tortu avrebbe agito “a dimostrare che le prestazioni di Jacobs sarebbero state alterate da uso di sostanze dopanti”. Tuttavia, il tribunale ha sottolineato che si trattava di “una sua mera illazione, che non ha trovato il minimo supporto nelle analisi informatiche condotte”. L’inchiesta era partita dopo la notizia di un procedimento penale a Milano, secondo cui Giacomo Tortu avrebbe pagato la società privata Equalize per ottenere l’accesso alle chat private di Jacobs. Il tribunale ha riconosciuto l’aggravante “di aver avuto il fine di favorire (l’ignaro) Filippo, mediante lo screditamento delle prestazioni dell’atleta di raffronto”. La condanna è stata di 30 mesi “per violazione del rispetto e dell’osservanza delle norme statutarie e regolamentari federali, e dei principi di lealtà, probità, correttezza sportiva e disciplina”, più altri sei mesi per l’aggravante “di aver commesso l’illecito al fine di eseguirne o occultarne un altro, o per assicurare a sé o ad altri un vantaggio”.

Le dichiarazioni di Jacobs e Filippo Tortu 

Nel corso delle indagini sportive, sono stati ascoltati sia Marcell Jacobs sia Filippo Tortu. Jacobs ha dichiarato di avere con Filippo “rapporti cordiali e senza contrasti” e di credere alla sua innocenza rispetto alla vicenda. Filippo Tortu ha riferito di “aver appreso dai giornali del coinvolgimento del fratello nel caso Equalize, di avere un ottimo rapporto con Jacobs e nessun dubbio su di lui in merito al doping”. Giacomo Tortu si è assunto la totale responsabilità dell’accaduto, sostenendo che il fratello Filippo non era a conoscenza dei fatti, circostanza confermata dalle indagini della giustizia sportiva e dalle dichiarazioni dei due atleti.

Esclusione di Raptors Milano e conseguenze per Giacomo Tortu 

Il tribunale federale ha assolto la società Raptors Milano, di cui Giacomo Tortu è presidente e amministratore unico, specificando che l’infrazione era stata commessa “nel presunto interesse di Filippo Tortu” e “senza alcuna connessione con il suo ruolo nella società”. Giacomo Tortu non potrà ricoprire ruoli in società affiliate né accedere a campi di gara o di allenamento per tutta la durata della squalifica e dell’inibizione.

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