Imane Khelif presenta ricorso al Tas contro il test genetico della World Boxing Association

Imane Khelif si oppone al test genetico introdotto dalla World Boxing Association e si rivolge al Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna. L'atleta, esclusa dai Mondiali, attende la fissazione dell'udienza.

Imane Khelif ha presentato ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas) di Losanna contro l’introduzione dei test genetici da parte della World Boxing Association (WBA) per la partecipazione alle competizioni internazionali. La decisione è stata resa nota dal Tas stesso, che ha comunicato l’avvio della procedura senza fornire ulteriori dettagli sulla tempistica dell’udienza.

Test genetici introdotti dalla WBA 

La World Boxing Association ha recentemente introdotto un nuovo regolamento che prevede l’obbligo di sottoporsi a test genetici per poter partecipare alle competizioni internazionali. Secondo quanto riportato, questa misura impedisce a Imane Khelif, atleta intersex e olimpionica di Parigi 2024, di prendere parte ai prossimi Mondiali. La federazione non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla vicenda, ma la notizia dell’esclusione di Khelif è stata confermata dal Tribunale Arbitrale dello Sport.

Ricorso al Tribunale Arbitrale dello Sport 

Imane Khelif ha deciso di contestare la decisione della WBA rivolgendosi al Tas di Losanna. Il tribunale ha annunciato di aver ricevuto il ricorso e di aver avviato la procedura, ma la data dell’udienza non è stata ancora fissata. Il ricorso riguarderebbe la legittimità dell’introduzione dei test genetici e la loro applicazione nei confronti degli atleti intersex.

Attesa per la decisione 

Al momento non sono stati forniti dettagli sulle tempistiche della procedura o sulle possibili conseguenze della decisione del Tas. L’esclusione di Khelif dai Mondiali rimane in vigore fino a nuova comunicazione. La vicenda resta aperta in attesa della fissazione dell’udienza e delle eventuali decisioni del tribunale.

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