Il nuovo Superman di James Gunn: un eroe umano e vulnerabile

Il regista James Gunn presenta un Superman più umano e vulnerabile, affrontando temi attuali e suscitando dibattiti politici.

Il nuovo film di Superman, diretto da James Gunn e uscito nelle sale italiane il 9 luglio, offre una reinterpretazione del celebre supereroe, presentandolo come un personaggio più umano e vulnerabile. Questa versione ha suscitato dibattiti e polemiche, soprattutto negli ambienti politici conservatori.

Un Superman più umano e vulnerabile

James Gunn ha scelto di rappresentare Superman come un eroe gentile, compassionevole e pieno di speranza, in contrasto con un mondo spesso cinico e spietato. Il regista ha dichiarato: “Comunque il mio è un Superman molto gentile, compassionevole e pieno di speranza. Ma penso che il mondo in cui si trova non sia necessariamente così. Del nostro tempo quindi ci dice che abbiamo bisogno di compassione, gentilezza. I valori umani fondamentali, che negli ultimi anni sono stati svalutati e presi in giro”. Il film inizia con Superman già attivo da tre anni e in una relazione con Lois Lane, evitando così la tradizionale narrazione delle origini. Gunn ha spiegato: “Volevo evitare la storia delle origini. I bambini nei villaggi più remoti del mondo sanno che Batman è diventato tale quando i suoi genitori sono stati assassinati, che Spider-Man è stato morso da un ragno radioattivo e che Superman è un alieno mandato dai genitori biologici sulla Terra in un’astronave scoperta da un contadino del Kansas. Basta. Nella nostra storia Superman e Lois sono in una fase iniziale. Lui è ancora una novità per il mondo, ma non così tanto che la gente dica: chi è quello che vola in cielo?”. (

Temi attuali e dibattiti politici

Il film affronta temi contemporanei, come l’immigrazione e la vulnerabilità, presentando Superman come un immigrato che incarna gli ideali americani. Gunn ha sottolineato: “Superman, come i miei nonni che venivano dall’Irlanda, è un immigrato. È un elemento importante. Ma Superman rappresenta la bontà e la capacità di fare scelte forti di fronte a qualsiasi cosa, indipendentemente da chi o cosa si trovi davanti. È figlio dell’America, sì, ma anche del mondo. Non crede che qualcuno meriti di essere ferito o oppresso, in nessun luogo, mai”. Questa interpretazione ha suscitato reazioni contrastanti, con alcuni ambienti conservatori che hanno criticato il film, definendolo “SuperWoke”. Gunn ha risposto: “Per me si tratta semplicemente di una storia sulla gentilezza umana, un valore che si sta perdendo. Ci saranno degli idioti che la prenderanno come una cosa offensiva”.

Una narrazione innovativa e caotica

La critica ha elogiato il film per la sua narrazione innovativa e l’approccio caotico al personaggio. Secondo Wired Italia, “Finalmente anche Superman in un film è un po’ scemo, è molto fallace ed è pieno di piccoli problemi ordinari che fatica a gestire, a partire dal cane Krypto, pieno di poteri come lui ma che non obbedisce a nessuno. È il caos incarnato in un personaggio e, in un senso più grande, è lo spirito di James Gunn”. Questa rappresentazione ha permesso di esplorare nuove sfaccettature del personaggio, rendendolo più vicino al pubblico e alle sfide del mondo moderno.

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