Il regista iraniano Jafar Panahi ha presentato in concorso al Festival di Cannes 2025 il suo ultimo lavoro, “Un simple accident”. Dopo anni di restrizioni e divieti imposti dal regime iraniano, Panahi è finalmente tornato sulla Croisette da uomo libero, ricevendo una standing ovation alla proiezione del film.
Trama e tematiche del film
“Un simple accident” inizia con un uomo che, mentre guida di notte con la moglie incinta, investe accidentalmente un cane. Questo evento apparentemente insignificante innesca una serie di conseguenze impreviste. Durante il viaggio, l’uomo si ferma presso un’officina per riparare l’auto danneggiata. Il meccanico, riconoscendo nel conducente il suo ex torturatore durante la detenzione per una protesta operaia, decide di rapirlo con l’intento di seppellirlo vivo. Tuttavia, il dubbio sull’identità dell’uomo e le discussioni con altri ex detenuti portano a una riflessione profonda sulla giustizia, la vendetta e la moralità.
Produzione e contesto
Il film è stato girato clandestinamente in Iran, senza il permesso ufficiale delle autorità. Panahi ha collaborato con Philippe Martin per Les Films Pelléas, con coproduzioni di Bidibul Productions (Lussemburgo) e Pio & Co (Francia). La post-produzione è stata completata in Francia. Nonostante le restrizioni, Panahi ha continuato a realizzare opere che criticano il regime iraniano, affrontando temi di oppressione e resistenza.
Accoglienza a Cannes
La proiezione di “Un simple accident” al Festival di Cannes ha suscitato profonda emozione. Dopo anni di assenza forzata, Panahi ha potuto partecipare personalmente alla presentazione del suo film, ricevendo un caloroso applauso dal pubblico presente. La sua presenza ha rappresentato un simbolo di resistenza artistica e libertà di espressione.