Cagliari, Angelozzi: “Belotti voleva solo noi, ha rinunciato a soldi”

Il direttore sportivo del Cagliari racconta i retroscena dell'arrivo di Belotti e fa il punto sul mercato rossoblù.

Il direttore sportivo del Cagliari, Guido Angelozzi, ha raccontato i dettagli dell’arrivo di Andrea Belotti in Sardegna. Secondo Angelozzi, l’attaccante era determinato a vestire la maglia rossoblù, tanto da rinunciare a un guadagno economico pur di unirsi alla squadra. L’operazione si è concretizzata nelle ultime ore di mercato, rappresentando per il club un’occasione importante.

Retroscena sull’arrivo di Belotti 

“Belotti voleva assolutamente il Cagliari. E per venire a Cagliari ha perso dei soldi: era assolutamente convinto di questa soluzione come rivalsa. Per noi è stato un colpo di fortuna”, ha spiegato Angelozzi. Il direttore sportivo ha aggiunto che, dopo le cessioni di Zortea e Piccoli, il club aveva valutato anche opzioni estere per l’attacco, ma alla fine ha preferito puntare su giocatori già abituati al calcio italiano. “C’erano quattro nomi: Belotti, Cutrone, Cheddira, Dany Mota. Belotti era entusiasta. Noi nel frattempo ci siamo informati. E i riscontri sono stati molto chiari: mi hanno detto che Belotti, a 31 anni, si allena con la voglia di un ragazzino, come fa Belardi del Sassuolo. L’età? Trentuno anni non sono molti per un attaccante, pensiamo a Lukaku o a Vardy. Gli ultimi campionati? Roma e Firenze non sono piazze facili, ma il giocatore non si discute, la sua storia parla chiaro”.

Le strategie di mercato e le altre operazioni

 Angelozzi ha spiegato che l’arrivo di Belotti è avvenuto con la formula del prestito secco, una soluzione inizialmente non prevista dalla strategia societaria. “Il presidente all’inizio non voleva saperne di questo tipo di operazioni per la linea strategica del club, ma alla fine abbiamo pensato alla squadra: un giocatore capace di giocare a destra e sinistra così non si trovava. Questo è uno dei più forti non solo in Italia, ma anche in Europa: l’Atalanta per lui ha rifiutato 20 milioni”. Sul fronte difensivo, Angelozzi ha citato Ze Pedro, reduce dal mondiale per club, e Rodriguez, seguito dal club da due anni e osservato anche in Sud America.

Bilancio del mercato secondo la dirigenza

Angelozzi ha fatto un bilancio delle operazioni: “Abbiamo fatto bene, ma si poteva fare anche di più”. Riguardo a Piccoli, ha spiegato: “Dietro di lui c’erano le prime quattro della serie A e altre dall’estero. Il presidente ha alzato la cifra perché non lo voleva dare. La Fiorentina è stata brava”. Il direttore generale Stefano Melis ha aggiunto: “Siamo contenti anche in generale di come abbiamo operato. Lavoriamo in un momento particolare: abbiamo cercato di costruire seguendo certe linee molto chiare. Alla fine abbiamo in rosa un mix tra esperti, identità e giovani”.

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