Un pareggio giusto ma poco entusiasmante
Zibì Boniek, ex attaccante di Juventus e Roma e attuale vicepresidente UEFA, ha commentato il recente pareggio tra le due squadre, definendolo “giusto” ma poco entusiasmante. “È stato un bel pareggio, ma la partita non mi ha entusiasmato. Nel calcio di oggi tutti giocano in maniera uguale, con mantenimento della palla senza verticalizzazioni”, ha dichiarato Boniek durante un’intervista a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1. L’ex calciatore ha sottolineato come l’inserimento di Shomurodov nel secondo tempo abbia portato a una maggiore verticalizzazione da parte della Roma, rendendo quel momento il più interessante della partita.
Analisi tattica e prestazioni individuali
Boniek ha offerto un’analisi dettagliata delle tattiche adottate dalle due squadre. “Nel primo tempo la Juve ha tolto alla Roma la possibilità di gestire la palla”, ha spiegato, evidenziando come la squadra di Ranieri mancasse di un giocatore capace di collegare difesa e attacco. Inoltre, ha notato come la Juventus abbia sfruttato la superiorità numerica in campo, soprattutto quando la Roma si concentrava su Vlahovic. “La Juve è stata molto concentrata, si vede che il cambio di allenatore ha aumentato soglia di concentrazione e applicazione”, ha aggiunto Boniek.
Futuro della Roma e possibili allenatori
Riguardo al futuro della Roma, Boniek ha espresso le sue opinioni sui possibili allenatori. Ha menzionato Stefano Pioli, attualmente in Arabia, ma ha suggerito che il suo nome potrebbe essere già da scartare. “Si dice che i Friedkin, quando prendono decisioni, vogliono sempre sorprendere tutti”, ha detto. Boniek ha poi indicato Fabregas e Antonio Conte come possibili candidati, con Ranieri nel ruolo di supervisore. Ha anche parlato di Carlo Ancelotti, sottolineando che la panchina della Roma richiede un impegno costante e che Ancelotti potrebbe preferire una posizione meno impegnativa. Infine, Boniek ha risposto a una domanda ricorrente sulla sua possibile partecipazione nei quadri dirigenziali della Roma, affermando di non aver mai discusso di tale possibilità con nessuno, ma di essere aperto all’idea.
