Addio ad Alberto Bolaffi, pioniere del collezionismo italiano

Alberto Bolaffi, figura centrale del collezionismo italiano, è scomparso all'età di 89 anni. Ha guidato l'omonima casa d'aste dagli anni Sessanta al 2013, innovando il settore e ampliando l'attività a nuovi ambiti.

Alberto Bolaffi, presidente onorario della storica casa d’aste Bolaffi, è deceduto a Torino all’età di 89 anni. L’annuncio è stato dato dalla stessa società, che ha sottolineato il suo ruolo determinante nella crescita e nell’affermazione dell’azienda, fondata dal nonno nel 1890. 

Una vita dedicata al collezionismo

Entrato nell’azienda di famiglia negli anni Sessanta, Alberto Bolaffi ha guidato la società fino al 2013. Durante la sua gestione, ha ampliato l’attività a settori inediti, fondando nel 1986 il Collector Club per la vendita per corrispondenza e nel 1990 la casa d’aste. Nel 2000 ha introdotto la filografia, il collezionismo di documenti che percorrono la storia della parola scritta. 

Innovazioni nel mondo delle aste

Sotto la sua guida, la Bolaffi ha diversificato le proprie attività, includendo la compravendita di oro e l’organizzazione di aste per vini pregiati, gioielli, arte moderna e contemporanea, memorabilia, vintage tecnologico, auto e moto da collezione. Questa espansione ha trasformato l’azienda in una realtà poliedrica nel panorama del collezionismo. 

Un legame profondo con lo sport

Oltre al collezionismo, Alberto Bolaffi ha avuto un forte legame con lo sport, in particolare con l’atletica leggera. Amico fraterno di Livio Berruti e Maurizio Damilano, nel 1989 ha co-fondato il Challenge Stellina, una corsa in montagna che si svolge annualmente in Valle di Susa, in memoria della battaglia delle Grange Sevine del 1944.

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