Sebastião Salgado, rinomato fotografo brasiliano, è morto all’età di 81 anni a Parigi. Nato nel 1944 ad Aimorés, nello stato di Minas Gerais, Salgado ha inizialmente studiato economia prima di dedicarsi alla fotografia negli anni ’70. Le sue immagini in bianco e nero hanno raccontato le condizioni dei lavoratori, le migrazioni e la bellezza della natura.
Dall’economia alla fotografia: un cambio di vita
Dopo aver studiato economia e statistica, Salgado ha lavorato come economista per l’Organizzazione Internazionale del Caffè a Londra. Durante una missione in Africa, ha scoperto la passione per la fotografia, decidendo di cambiare carriera. Nel 1973 ha realizzato un reportage sulla siccità del Sahel, seguito da uno sulle condizioni di vita dei lavoratori immigrati in Europa. Nel 1974 è entrato nell’agenzia Sygma, documentando la rivoluzione in Portogallo e le guerre coloniali in Angola e Mozambico. Successivamente, ha collaborato con l’agenzia Gamma e, nel 1979, è entrato a far parte della cooperativa Magnum Photos.
Progetti fotografici e impegno sociale
Salgado ha dedicato anni a progetti fotografici di ampio respiro. Per sei anni ha viaggiato in America Latina, documentando la vita nelle campagne, lavoro che ha dato vita al libro “Other Americas”. Ha anche realizzato reportage su temi come la migrazione, il lavoro e l’ambiente, pubblicando libri come “Workers”, “Exodus” e “Genesis”. Nel 1994 ha lasciato Magnum per creare, insieme alla moglie Lélia Wanick Salgado, Amazonas Images, una struttura autonoma dedicata al suo lavoro.
Un’eredità di immagini e impegno ambientale
Oltre alla fotografia, Salgado si è impegnato nella conservazione ambientale. Con la moglie Lélia, ha fondato l’Instituto Terra, un’organizzazione dedicata al rimboschimento e alla conservazione della foresta atlantica brasiliana. Il loro lavoro ha portato alla piantumazione di milioni di alberi e al ripristino di ecosistemi degradati. Le sue fotografie hanno ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali e sono state esposte in musei di tutto il mondo. Salgado è stato membro dell’Accademia di Belle Arti di Francia e ha ricevuto il Premio Príncipe de Asturias delle Arti nel 1998.