1975: l’anno dei capolavori musicali che compiono 50 anni

Un viaggio attraverso gli album iconici del 1975 che hanno segnato la storia della musica e compiono mezzo secolo.

Nel 1975, la scena musicale fu arricchita da una serie di album che avrebbero lasciato un’impronta indelebile nella storia del rock. A distanza di cinquant’anni, questi capolavori continuano a influenzare artisti e appassionati di tutto il mondo.

“Born to Run” di Bruce Springsteen

Il 25 agosto 1975, Bruce Springsteen pubblicò “Born to Run”, il suo terzo album in studio. Questo lavoro segnò una svolta nella carriera del cantautore del New Jersey, consolidando la sua reputazione come narratore delle aspirazioni e delle sfide della classe lavoratrice americana. Le tracce dell’album, come “Thunder Road” e la title track “Born to Run”, raccontano storie di fuga, speranza e ricerca di un futuro migliore. La critica dell’epoca accolse l’album con entusiasmo; Greil Marcus, in una recensione originale, descrisse l’album come “una lunga notte d’amore e paura”, sottolineando la capacità di Springsteen di trasformare le esperienze quotidiane in epiche narrazioni musicali.

“Wish You Were Here” dei Pink Floyd

Nello stesso anno, i Pink Floyd rilasciarono “Wish You Were Here”, un album che esplora temi di assenza, alienazione e critica all’industria musicale. Brani come “Shine On You Crazy Diamond” sono dedicati all’ex membro della band, Syd Barrett, e riflettono sulla sua assenza e sul peso del successo. L’album è considerato uno dei punti più alti della discografia dei Pink Floyd, consolidando il loro status di pionieri del rock progressivo.

“Rimmel” di Francesco De Gregori

In Italia, Francesco De Gregori pubblicò “Rimmel”, un album che divenne rapidamente un pilastro della musica cantautorale italiana. Con testi poetici e melodie raffinate, brani come “Rimmel” e “Buonanotte fiorellino” raccontano storie intime e universali, toccando temi di amore, perdita e memoria. L’album ha influenzato generazioni di artisti italiani e rimane un punto di riferimento nella musica italiana.

“Blood on the Tracks” di Bob Dylan 

Pubblicato il 20 gennaio 1975, è probabilmente uno degli album più intensamente personali della carriera di Dylan. Tra confessioni emotive e composizione impeccabile, brani come Tangled Up in Blue e Shelter from the Storm incarnano la maturità artistica del cantautore. Acclamato dalla critica, debuttò al numero 1 della Billboard 200, diventando uno dei suoi dischi più venduti.

“A Night at the Opera” dei Queen

Definito uno dei dischi più costosi e ambiziosi dell’epoca, fu pubblicato nel 1975 e ha reso immortale Bohemian Rhapsody. Mescolando opera, pop, vaudeville e rock in un’esperienza teatrale mozzafiato, consacrò definitivamente Queen nel firmamento della musica mondiale.

 “Physical Graffiti” dei Led Zeppelin

Un doppio album capolavoro che spazia dal rock duro al folk, passando per sonorità esotiche. Pubblicato il 24 febbraio 1975, debutta primo in UK e terzo negli USA; include anche materiale inedito dei lavori passati, offrendo un panorama sonoro monumentale.

“Captain Fantastic and the Brown Dirt Cowboy” di Elton John

Racconto autobiografico in musica dei primi anni di Elton John e Bernie Taupin, pubblicato il 23 maggio 1975. Fu il primo album a debuttare al numero 1 della Billboard 200 e vendette 1,4 milioni di copie in soli quattro giorni, confermando il successo e la creatività del duo.

“Toys in the Attic” degli Aerosmith 

È qui che Aerosmith diventa grande: con Walk This Way e Sweet Emotion, fonde blues rock, funk e ironia in un puro concentrato di energia. Pubblicato l’8 aprile 1975, è ancora oggi citato come il disco che ha lanciato la band nell’olimpo del rock

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