In Stasera che serie Lucilla ha ospitato ai microfoni di Radio Kiss Kiss l’attrice Matilda De Angelis per farsi raccontare della nuova serie Citadel: Diana.
Ho avuto il piacere di incontrare la nostra ospite la scorsa settimana a Roma durante la premiere della nuova serie tv Citadel – Diana di cui è protagonista. È con noi Matilda De Angelis. Ciao Matilda!
Ciao, buongiorno!
Tu sei Diana, la protagonista della serie. Raccontaci un po’ quest’esperienza. La serie è già uscita, quindi qualcuno l’avrà già guardata. Tu come l’hai vissuta? E quanto ti sei allenata soprattutto?
Mi sono allenata parecchio effettivamente. Mi sono allenata 4 mesi con gli stunt. Poi io ho un passato da ginnasta. Ho fatto 12 anni di ginnastica artistica, quindi avevo una certa memoria muscolare per affrontare la sfida, però mi sono allenata tantissimo. Era un mio desiderio quello di poter fare la maggior parte delle azioni stunt e devo dire che è stato importante per la costruzione del personaggio che, oltre ad essere molto emotivo e sfaccettato, è anche molto fisico. Insomma, quella era anche la parte divertente.
E infatti mi chiedo quanti lividi hai collezionato?
Spesso, quasi ogni volta.
Ma qual è la cosa che ti ha dato più filo da torcere? I combattimenti duri o i dialoghi pieni di tensione?
Forse anche i dialoghi perché mi approcciavo ad un genere non molto conosciuto in Italia e non abbiamo grandi parametri o modelli a cui ispirarsi. Sono per lo più internazionali e dunque era anche un linguaggio molto nuovo. È quella è stata una sfida complicata essere credibile all’interno di un mondo distopico con un futuro prossimo molto particolare.
A proposito di agente segreto, sei brava a mantenere i segreti?
Quelli degli altri assolutamente. I miei non tanto, non sono brava a creare il mistero.
Se invece dovessi condividere con noi un momento divertente dal set di Citadel?
C’è stata una lunghissima sequenza d’azione che abbiamo girato a Gibellina sopra il Cretto di Burri che molti italiani non conoscono. È un’opera d’arte dell’artista Burri, una specie di labirinto di cemento sui resti di una città distrutta. È una cosa pittoresca e fantastica e gli stunt con la produzione hanno costruito una zipline lunga 450 metri sospesa sopra al Cretto di Burri e ho dovuto farla un centinaio di volte avanti e dietro. È stato un giorno tipo lunapark. Nel frattempo però dovevo essere cazzuta e sparare…
Io da te vorrei però sapere se anche tu, come il tuo personaggio, sacrifichi la tua vita personale per il lavoro?
Credo che in una certa misura lo facciamo tutti. Sicuramente la mia vita personale è la cosa più importante, insieme alla mia famiglia. Diciamo che se il mio lavoro dovesse andare totalmente a discapito di questi ultimi, non lo farei. I compromessi esistono e li facciamo tutti perché qualche piccola rinuncia bisogna sempre farla.
Ricordiamo poi che il 30 ottobre uscirà in streaming anche la seconda stagione de La legge di Lidia Poet e mi chiedo se mai ti capita di svegliarti e chiederti chi sono, dove sono…
Direi di no. È più il pubblico a percepire questa vicinanza tra i miei lavori, quando magari è passato un anno.
Matilda credo che siano passati 8 anni da quando ci hai ipnotizzati con Veloce come il vento. Ti ho amata davvero in quel film, insieme a Diana e Lidia. C’è un’altra donna che vorresti portare sullo schermo?
Ne porterò altre nel prossimo anno. Non temete. E quelle che volevo portare le ho portate.
Ultima domanda: le tre serie must-watch consigliate da te?
Tra quelle di sempre devo mettere al primo posto Friends, di cui so tutte le battute a memoria. Poi direi Breaking Bad che secondo me ha cambiato il modo di fare le serie tv. E poi ci metto Twin Peaks, perché è un capolavoro che magari i ragazzi giovani non conoscono.
Confermo! Hai scelto tre serie che adoro! Grazie e spero di averti presto nei nostri studi.
Certo, ciao e grazie mille!