In Stasera che serie Lucilla ha avuto il piacere di ospitare ai microfoni di Radio Kiss Kiss Alessandro Gassmann che ci ha raccontato del suo ultimo film da regista Questi fantasmi che andrà in onda il 30 dicembre su Rai 1.
Ve l’avevo promesso. Con me in Stasera che serie c’è Alessandro Gassmann. Buongiorno Alessandro!
Ciao, buongiorno. Grazie per l’invito.
Grazie a te per essere qui. Ci siamo quasi. Il 30 dicembre su Rai 1 in prima assoluta Questi fantasmi, il tuo ultimo film dove hai diretto Massimiliano Gallo e Anna Foglietta tra gli altri. Come è stato “incontrare” De Filippo?
I contatti con la famiglia De Filippo sono stati molto frequenti. C’era un grandissimo affetto tra mio padre e il grandissimo Eduardo De Filippo. Come tutti i teatranti italiani sono fan del teatro di questo grande genio della letteratura e del teatro non solo napoletano, ma mondiale. Quando mi è stata offerta questa occasione non ho voluta perderla e il film mi diverte moltissimo. Come hai detto ci sono Massimiliano Gallo, Anna Foglietta, Maurizio Casagrande, Alessio Lapice, Viviana Cangiano e Gea Martire. Sono tantissimi gli attori napoletani in questa storia che ho ambientato nel 1952. Vi divertirà e vi emozionerà.
Il film migliore per concludere questo 2024. Non so se hai letto di recente della polemica lanciata da Quentin Tarantino, il quale ha detto che specialmente a Hollywood si fanno remake, prequel e sequel perché non ci sono più idee originali. Io non sono tanto d’accordo perché credo che riportare sullo schermo delle opere teatrali già esistenti possa anche avvicinare il pubblico nuovo, come i ragazzi più giovani. Tu che punto di vista hai sulla vicenda?
Sono assolutamente d’accordo con te, soprattutto quando sei davanti a capolavori di grandi scrittori e letterati. Non si può che fare bene perché la scrittura è talmente alta e universale che i testi dei grandi autori non invecchiano mai e sono sempre attuali. Noi non cambiamo, cambia il mondo intorno a noi, ma noi siamo sempre quelli.
Infatti. Poi le storie sono di una tale attualità. Passano gli anni, ma alla fine i messaggi che vogliono lanciare quelle storie come Questi fantasmi restano sempre gli stessi.
Esatto. Poi la mia famiglia ha un legame particolare con questa storia perché mio padre ne fece una versione con Sophia Loren negli anni Sessanta. Un film che si discostava un po’ dalla commedia di Eduardo, ma che era basato sulla grande popolarità e bravura di queste due star. Il nostro film è più vicino a quello che era la commedia teatrale. La cosa che mi dà più soddisfazione in questo film è che fa davvero tanto ridere perché quando inneschi due macchine da guerra come Massimiliano Gallo e Maurizio Casagrande non può che succedere qualcosa di molto divertente.
C’è qualche aneddoto dietro le quinte che vuoi condividere con noi?
Io li dovevo fermare con il bastone perché si innescava una familiarità con i tempi di commedia, aiutati poi da questa lingua meravigliosa, appunto quella di Eduardo, che diventava quasi un peccato interromperli. Infatti non li abbiamo mai interrotti.
Tu e Massimiliano siete entrambi figli d’arte e dunque influenzati dai genitori avete nel DNA il cinema e il teatro. Vi siete confrontati sull’argomento?
Con Massimiliano ci conosciamo tantissimo. Abbiamo fatto quattro stagioni de I bastardi di Pizzofalcone ed è stato il protagonista del mio precedente film Il silenzio grande tratto da un testo di Maurizio De Giovanni. Come vedi Napoli continua a legarmi a doppio filo a sé e ne sono molto orgoglioso. Sono anche cittadino onorario. Forse è eccessivo, non so se me lo merito. Comunque abbiamo avuto tante stagioni per chiacchierare di quello che era il nostro Paese e dei nostri genitori, due uomini di grande successo e diversi tra di loro. Si hanno grandi vantaggi perché conosci il mondo dello spettacolo prima. Non so se c’è un travaso di DNA. Le scelte che si fanno nella vita professionale dipendono da genitori che hanno fatto lo stesso mestiere, ma capendone l’importanza. Quello è un grandissimo vantaggio. Siamo stati fortunati in questo senso.
Torno sulla questione Napoli che hai accennato tu. Qual è la cosa più napoletana che hai imparato?
La cosa più napoletana che ho imparato è di non chiedere mai a un napoletano un caffè quando sei in macchina. Perché in qualunque luogo di Napoli tu sia il napoletano ti porta al bar dove lui ritiene ci sia il caffè migliore ed è di solito dall’altra parte della città.
Confermo questa cosa. O rischi di essere portato a casa direttamente!
Verissimo. O a casa o dalla mamma!
Prima di salutarci però ho il domandone finale. La cosa che chiedo a tutti i miei ospiti sono le tre serie must watch più belle di sempre consigliate da Alessandro Gassmann.
Stranger Thing mi ha sconvolto. Rimasi davvero entusiasta non solo della qualità di quello che vedevo, ma anche di quello che ascoltavo. Mi ha impressionato molto anche Dahmer, davvero. Un viaggio e un’immersione nel male totale con una visione molto netta. Penso poi che una serie vista in tutto il mondo come L’amica geniale abbia fatto del bene a tutti e soprattutto che sia importante attingere dalla grande letteratura, come dicevo prima di Eduardo De Filippo.
Sono d’accordo con le tue scelte che sono dei bellissimi consigli per i nostri ascoltatori. Altro consiglio è di stare incollati alla televisione su Rai 1 il 30 dicembre. Grazie Alessandro per essere stato con noi.
Grazie a te. Alla prossima!