Sui prati verdi di Wimbledon, la sfida tra generazioni ha regalato un match memorabile: Carlos Alcaraz, due volte campione in carica, ha superato il veterano Fabio Fognini in cinque set, in una battaglia lunga 4 ore e 37 minuti, sotto un sole cocente e temperature record per il primo giorno del torneo .
Il contesto: un match dal forte valore simbolico
Alcaraz, ventiduenne spagnolo e numero 2 del ranking ATP, ha iniziato Wimbledon con l’obiettivo storico di conquistare il suo terzo titolo consecutivo sull’erba londinese. Reduce da una striscia di 18 vittorie consecutive — che includevano la finale vittoriosa al Roland Garros contro Jannik Sinner — il giovane fenomeno è arrivato al green grass con la fama di dominatore assoluto.
Contro di lui, Fabio Fognini, 38 anni, ex top 10 e spesso protagonista di esternazioni focose, disputava probabilmente il suo ultimo Wimbledon. Dopo 15 presenze al singolare a Wimbledon senza mai superare il terzo turno, Fognini arrivava al match con un ranking attuale di 138°, senza aver mai vinto una partita nel 2025.
Primo set: Alcaraz prova, Fognini resiste
Nel primo set, il giovane spagnolo ha mostrato superiorità tecnica, ma è stato messo in difficoltà più volte. Alcaraz ha dovuto annullare cinque palle break totali, subendo pressione costante; la situazione si è sciolta nel game decisivo, quando ha sfruttato un drop-shot e un lob per il break che gli è valso il 7-5.
Secondo set: l’orgoglio del veterano
Non domo, Fognini ha intensificato il proprio gioco nel secondo set spingendo Alcaraz ai limiti. Grazie a un tie-break concreto e senza errori, l’italiano ha conquistato senza patemi 7 punti a 5, portando il match sull’1-1.
Terzo set: equilibrato e avvincente
Il terzo parziale è stato clamoroso: entrambi i giocatori hanno spinto al massimo, con Fognini che ha pescato colpi spettacolari — tra cui un overhead in avanzamento che ha entusiasmato il pubblico —, prima di cedere solo nel dodicesimo game per 7-5. Un set che ha confermato la sorprendente performance dell’italiano, ancora pieno di energie malgrado l’età .
Quarto set: l’energia di Fognini prende il sopravvento
Nel quarto set, la stanchezza tattica ha preso il sopravvento su Alcaraz: Fognini ha sfruttato al meglio l’inerzia emotiva e fisica, trovando 14 vincenti e dominando con un 6-2 netto. Un set che ha suggerito a molti: “Potrebbe essere l’ultima partita di Alcaraz al primo turno…”.
Quinto set: Alcaraz ritrova la lucidità
Il tie-break emotivo e fisico, durato oltre 4 ore, non ha spezzato Alcaraz. Nel decisivo quinto set la sua esperienza e freschezza gli hanno permesso di scrollarsi di dosso la tensione. Ha vinto 6-1, dominando mentalmente e fisicamente gli ultimi giochi, sfruttando un break rapido e gestendo con autorità fino al traguardo .
Le parole di Alcaraz: rispetto e ammirazione
Subito dopo il match, Alcaraz ha reso omaggio al suo avversario:
“Non capisco perché sia l’ultimo suo Wimbledon, visto il livello mostrato: può giocare per altri tre‑quattro anni. Incredibile. Devo dargli merito: è un grande giocatore”.
Ha inoltre ammesso di dover migliorare: “Ho giocato sotto pressione, è il Centre Court; la mia performance può essere migliore” .
L’addio (quasi) ufficiale di Fognini
La partita londinese probabilmente rappresenta l’ultimo Wimbledon per il wild card italiano. Malgrado il ritiro imminente, Fognini ha dimostrato energia, qualità e gioia di vivere il gioco, regalando al torneo un duello fuori dagli schemi. Al termine, Alcaraz lo ha accompagnato verso il pubblico mentre il Centre Court applaudiva in segno di riconoscenza.
Prossime sfide per Alcaraz
Il vincitore affronterà nel secondo turno il qualificato britannico Oliver Tarvet, prossimo avversario che ha battuto Leandro Riedi 6‑4 6‑4 6‑4. Il match è fissato per mercoledì 2 luglio.