Lorenzo Sonego ci ha provato fino all’ultimo, come nel suo stile, ma ancora una volta gli US Open si confermano un tabù. Il torinese ha salutato il torneo newyorkese al primo turno dopo una battaglia di oltre quattro ore contro l’australiano Tristan Schoolkate, che ha avuto la meglio al super tie-break del quinto set con il punteggio di 6-3, 7-6, 1-6, 1-6, 7-6.
Una sfida ricca di colpi di scena, nella quale Sonego ha mostrato la consueta tenacia. Sotto di due set e spalle al muro, il numero 35 del ranking ATP ha trovato la forza per ribaltare il match con due parziali dominati, rimandando tutto al set decisivo. Lì però è stato Schoolkate, classe 2001 e attualmente numero 96 del mondo, a mantenere i nervi saldi nei momenti chiave, conquistando la sua vittoria più importante in carriera.
Il match ha vissuto fasi alterne: nei primi due set l’azzurro ha avuto più di un’occasione per rientrare, soprattutto nel tie-break della seconda partita, quando ha sprecato cinque set point. Poi la rimonta, con un tennis aggressivo e preciso che ha lasciato pochi spiragli all’australiano. Il quarto set vinto 6-1 sembrava lanciare Sonego verso una rimonta memorabile, ma nel quinto l’equilibrio è stato totale. Tra break, contro-break e persino problemi tecnici al tabellone elettronico, l’incontro è scivolato verso il super tie-break finale.
Lì, dopo aver annullato due match point e acceso le speranze del pubblico azzurro, Sonego si è fermato sul 10-6. Un epilogo amaro, che conferma il difficile rapporto del torinese con Flushing Meadows, unico Slam in cui non è mai riuscito a raggiungere la seconda settimana.
Schoolkate invece vola al secondo turno, dove affronterà la 23ª testa di serie Alexander Bublik. Per lui un’occasione importante dopo i segnali di crescita già mostrati in stagione, come il set strappato a Jannik Sinner agli ultimi Australian Open.